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EX MASSAGGIATORE ACF A FV, IN QUESTA VIOLA METTEREI GENTILE. LO SPOGLIATOIO...

di Giacomo A. Galassi

"Le situazioni rispetto ai miei tempi sono cambiate tantissimo. Però se non metti le persone giusto nel posto giusto crei sempre dei problemi. Mi sembra questo il problema attuale della Fiorentina". A dirlo in esclusiva a FirenzeViola.it è Franco Martelli, ex massaggiatore a Firenze per oltre 10 anni a cavallo tra anni '80 e '90, sia sotto i Pontello che i Cecchi Gori, nella foto immortalato alle spalle di un giovanissimo Roby Baggio.

Chi pensa non sia al posto giusto?
"Prima Iachini. Io l'ho avuto per tre anni da giocatore e ne ho una grande stima, anche come allenatore. Ma non per la Fiorentina, è perfetto solo se ti vuoi salvare, non se vuoi fare un campionato come quello che auspicavano i viola. Anche Prandelli io lo conosco bene perché andammo anche a Malta insieme. È un brav'uomo ma non butterà mai in campo un giovane, si limita ai giocatori già fatti. Invece secondo me la voglia di qualche giovane potrebbe essere utilissimo alla Fiorentina".

Lei che di spogliatoi ne ha frequentati tanti, pensa che il problema sia anche lì?
"Lo spogliatoio secondo me è qualche anno che è mal assortito, perché basarsi sui giocatori a fine carriera non ti porta nella parte alta della classifica. Devi spendere i soldi in altro modo, cercando persone che sappiano di calcio. E per me ad Antognoni viene dato troppo poco spazio".

Chi metterebbe dei suoi tempi nella Fiorentina attuale?
"Giocatori determinati. Un Gentile dietro, anche nel suo ultimo periodo. O un Graziani davanti, con la sua determinazione. A quei tempi le rose erano fatte da 15-16 giocatori, poi il resto veniva dai settori giovanili. Oggi non si dà spazio ai giovani della Primavera, che dovrebbe essere l'officina per la prima squadra".

Il suo parere su Commisso?
"Io ho la sensazione che voglia fare anche un business immobiliare con la Fiorentina. Perché rivendere il club con il centro sportivo ed eventualmente lo stadio è un pregio unico, ma costruire a Firenze non è semplice. Commisso si fa fatica a giudicarlo, forse è arrivato con un po' troppe prepotenze, penso si debba adeguare alle logiche della città e del paese, che è comunque il più bello del mondo".