F. CORSI A FV, IL MIO GIOVANE EMPOLI SOGNA IL DERBY NEL 2021
Con ancora una partita prima dell'arrivo del 2021, e un anno che sta andando in archivio nelle zone più nobili della classifica di Serie B, l'augurio per l'anno nuovo in casa Empoli è tornare a giocare il derby con la Fiorentina in Serie A? Noi di FirenzeViola.it l'abbiamo chiesto in esclusiva proprio al numero uno del club azzurro, il presidente Fabrizio Corsi: "L'Empoli ha una dimensione tale che sognare ci è consentito, abbiamo vinto campionati anche quando eravamo più giovani di adesso... Il sogno c'è, ma c'è l'obiettivo di valorizzare i ragazzi che abbiamo. Avere sogni è fondamentale, siamo una squadra buona e con prospettiva, speriamo solo che le altre non siano aiutate dall'esperienza".
Come e cosa è stato per lei l'Empoli del 2020?
“L'annata è stata di transizione, se dovessi dargli un voto sarebbe un 5 per la stagione scorsa e 7 per questa. Siamo passati per grandi difficoltà, come società abbiamo preso scelte che non hanno portato ai risultati attesi, ma al momento siamo contenti: siamo più giovani come squadra, completati grazie anche ad altre società, ma abbiamo la percezione di avere margini di miglioramento in virtù dell'età e dell'allenatore".
Come stanno andando Zurkowski e Terzic?
"I due ragazzi della Fiorentina sono prototipo di quei giocatori che possono trovare una dimensione in Serie A perché grandi atleti, oltre che ragazzi validi sotto l'aspetto professionale. Entrambi hanno avuto problemi col Covid (QUI il punto di FV sul tema) ma ora sono in crescita e stanno ritrovando la condizione. Non abbiamo impellenza di risultati ma possiamo essere protagonisti, l'importante è rimanere a sinistra della classifica".
A proposito di Fiorentina, in che rapporti siete adesso? Altri movimenti a gennaio?
"No, l'idea è di non fare nulla: la squadra è al completo, ieri Bandinelli ha fatto quella piccola operazioncina, e speriamo di poterlo riavere presto. Magari non sempre ci sono stati movimenti di mercato, ma il rapporto con la Fiorentina è sempre stato di sintonia e simpatia, così come lo è oggi con Pradè e Barone: io non li sento tutti i giorni, ma il mio direttore più o meno sì...".