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F. GALLI A FV, HO PARLATO CON CUTRONE: HA IL FUOCO DENTRO. VIOLA, CON LUI FAI UN AFFARE

di Andrea Giannattasio

Filippo Galli conosce Patrick Cutrone come le sue tasche. Da responsabile del settore giovanile del Milan, ha visto crescere l'attaccante per quasi dieci anni e il feeling tra i due è rimasto sempre molto forte. Persino adesso che la punta si trova in Inghilterra e nel momento forse più difficile della carriera. Non è un caso che Galli, in occasione delle sue vacanze natalizie  in Inghilterra, abbia deciso di andare a salutare Cutrone, reduce dall'ennesima panchina nel corso del match perso dal Wolverhampton per 2-1 in trasferta a Watford: "C'è poco da dire, Patrick è un giocatore che dentro di sé ha ancora il fuoco vivo. E questo nonostante una stagione non esaltante e la panchina di capodanno" racconta in esclusiva Filippo Galli ai microfoni di Firenzeviola.it - "Di lui mi ha colpito una cosa quella sera: che nonostante non avesse giocato, non si era abbattuto o incupito. Ma ha svolto assieme ai compagni l'allenamento di scarico sul campo del Watford con la stessa grinta di un attaccante che è stato protagonista di una gara. Non penso che sia una cosa così normale ed è per questo che ho voluto immortalare quel momento facendomi una foto con lui: ci ho parlato e ha una voglia matta di giocare a calcio".

Magari proprio a Firenze: quali sono le sue caratteristiche principali?
"Per impegno e disponibilità, Patrick non è secondo a nessuno: se i viola dovessero prenderlo farebbero di certo un affare. E' un giocatore che mette sempre l'anima quando scende in campo. A Milano, dove c'è un pubblico molto esigente, se ne sono accorti subito e non è un caso che era sempre tra i giocatori più applauditi".

Come si spiega però la difficoltà incontrata dal giocatore in questi mesi in Premier?
"Per un giovane che si trova a confrontarsi con un campionato così diverso dalla Serie A è normale avere un po' di titubanza all'inizio. La Premier è un contesto difficile e lo è in particolare la situazione al Wolverhampton. Il club inglese aveva già in rosa attaccanti importanti, molti dei quali connazionali del tecnico e da sempre suoi uomini di riferimento".

Lei conosce bene anche Iachini: per la sua idea di calcio, Cutrone può fare al caso dei viola?
"Beppe spinge molto sugli aspetti caratteriali e sulla cattiveria agonistica in particolare: Patrick in questo non potrebbe che far bene. Si sposerebbe in modo congeniale alla nuova filosofia della Fiorentina. Poi è chiaro che già ora i viola hanno attaccanti importanti: Vlahovic è un giovane molto interessante".

C'è un aneddoto che la lega particolarmente a Cutrone?
"Ricordo che tutte le volte che non segnava in partita o riteneva che la sua prestazione non fosse stata all'altezza era intrattabile. Si figuri che abbiamo dovuto persino lavorare con lui per "smussare" questa sua caratteristica, anche se fa parte ormai della sua indole".