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FACCENDA A FV, SIMONI PER ME ERA UN SECONDO PADRE. LE VOCI SU IACHINI MI SORPRENDONO

di Luciana Magistrato

L'ex difensore viola Mario Faccenda ricorda con affetto Gigi Simoni, scomparso oggi dopo una malattia: "Mi dispiace molto perché per me è stato come un secondo padre - racconta a Firenzeviola.it - Oltre all'allenatore che mi ha portato dal Latina al Napoli, scegliendomi personalmente, devo a lui tanto come uomo, mi dava sempre i consigli giusti tra i quali di essere previdente perché un giorno potevi avere tanto è un altro giorno pochissimo ed io gli ho dato retta per fortuna. Le ultime volte ci siamo visti a Firenze e vicino Lucca per la presentazione del suo libro ed il suo ricordo di me era toccante. Peccato che pur vivendo in Toscana ci siamo visti poco, ora rimpiango di non essere stato a trovarlo. Il ricordo più bello? Quando ci salvammo al Napoli, il suo abbraccio al gol vincente di Nava".

Da uomo di sport, si riprenderà mai a giocare secondo lei? "Sarebbe stato complicato,fermare i campionati, per tutte le conseguenze e i titoli, con le promozioni e le retrocessioni, che avrebbero creato problemi. Ma certo la ripartenza crea tante incognite".

Se si dovesse ricorrere ai play out teme per la Fiorentina? "Certo ci guadagnerebbero le squadre virtualmente già retrocesse, anche se con tanti punti in ballo potrebbero sempre salvarsi. Il rischio c'è in tutte e due le situazioni, sia con la ripresa che con i playout. Perché con la ripresa c'è il problema del caldo e delle tante partite che potrebbero portare ad infortuni, come ho visto in Germania. Anche lì ho notato risultati strani. Se invece si dovesse ricorrere ai play out, se sulla carta la Fiorentina è senz'altro più forte, ma quelle sarebbero partite a sé e conterebbe anche l'esperienza e la personalità della rosa. Inoltre la nuova preparazione dopo due mesi di stop e con poco tempo prima della ripartenza della stagione sono incognite in più in tutti i casi. Comunque spero nella regolarità del campionato e consiglio la Fiorentina di mettere subito in tasca la salvezza matematica e vincere più gare possibili così da non rischiare di rimanere invischiata nei playout"

Iachini - suo ex compagno di squadra - sembra tornato in discussione, dopo le recenti parole della dirigenza; che altro deve fare per convincere Commisso? "Mi dispiace sapere che, dopo quello che ha fatto quando è arrivato, ora sia di nuovo in discussione. Anche perché ha portato entusiasmo e i punti che erano mancavati perciò mi chiedo cosa serva. Forse non sono sicuri e vorranno vedere gioco e vittorie nello stesso tempo ma questo puoi chiederlo quando hai impostato dall'inizio la squadra con un tecnico. Iachini è un buon allenatore e pensavo che ci fosse feeling con la dirigenza, mi ha sorpreso leggere certe dichiarazioni".