FANTINI A RFV, Gestione Nzola-Beltran ok. Fiorentina cresciuta anche grazie alla finale di Praga
L'ex attaccante della Fiorentina Enrico Fantini ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Palla al Centro" dell'inizio di stagione dei viola partendo, da ex centravanti, dal dualismo tra Nzola e Beltran. Ecco le sue dichiarazioni: "Sta facendo bene ad alternarli visto che ci sono tante partite di seguito. Direi che la gestione va bene, domenica è partito Nzola probabilmente perché domani in Belgio giocherà Beltran. Non vorrei che tornasse la questione attaccante come lo scorso anno tra Jovic e Cabral. Io darei fiducia ad uno solo ma è anche vero che la Fiorentina deve giocare tante partite".
Cambierebbe modulo lei senza Bonaventura o continuerebbe con il 4-2-3-1 magari con Infantino?
"Mi sembrerebbe azzardato far giocare Infantino, io penserei a Barak per continuare sul 4-2-3-1. Secondo me può essere lui il sostituto ideale".
La Fiorentina può arrivare in fondo a questa competizione?
"Me lo auguro, la Fiorentina è in continua crescita come dimostrato contro l'Atalanta. Stanno trovando la loro dimensione e penso che se la possano giocare con tutte le squadre. Non so quante possibilità possa avere di vincere, aspettiamo di vedere cosa dice il campo. Dobbiamo considerare anche le avversarie che i viola si troveranno davanti, la Fiorentina dovrà pensare partita dopo partita iniziando dalla gara di domani sera".
Fare esperienza in Europa è diverso dalle gare di campionato?
"Ciò che è successo l'anno scorso ha sicuramente aiutato a crescere la Fiorentina. Giocare competizioni forti con squadre importanti aiuta tutti dai giocatori, all'allenatore alla società".
Secondo lei è più forte questa Fiorentina rispetto a quella dell'anno scorso?
"Come alternative e ruoli direi di sì, bisogna vedere come i giocatori riescono ad entrare nei meccanismi di gioco di Italiano. Soprattutto nel reparto offensivo ci sono dei movimenti da capire. Io quindi eviterei dualismi, ma cercherei di dare continuità ad un solo attaccante".
Si aspettava a trentaquattro anni un Bonaventura nella fase migliore della sua carriera?
"L'infortunio che ha avuto ha bloccato il suo momento di crescita. Ora si sta riprendendo ciò che aveva perso durante la sua carriera perché Italiano non fa mai a meno di lui. Discorso Nazionale? Mai dire mai per uno come lui".