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FASCETTI A FV, Lasciamo che Jovetic maturi in pace

di Gianluca Losco

L'eliminazione dalla Champions era un fatto che ci si poteva aspettare. Già quando c'è stata la cerimonia dell'accoppiamento dei gironi, con Fiorentina costretta a giocarsela contro Bayern e Lione (oltre che con Steaua), la sensazione era che ci voleva qualcosa che assomigliasse ad un miracolo per vedere i color viola proseguire sulla strada delle stelle. Ma l'entusiasmo è forse l'unica cosa che non manca nello spogliatoio e in generale nel popolo viola. Infatti, anche prima di martedì, quando solo due vittorie (e forse non bastavano) potevano permettere alla Fiorentina di centrare la qualificazione, giocatori e tifosi non hanno mai perso la speranza. Adesso la sensazione è che il cammino gigliato sia stato comunque molto positivo e che (magari l'anno prossimo) l'esperienza acquisita possa divenire molto utile. In questo senso, però, c'è un po' di contraddizione, perchè la Fiorentina è una squadra effettivamente giovane, e magari un minimo di esperienza in più (con giocatori che avessero già assaggiato la Champions qualche volta) poteva essere necessaria; soprattutto Jovetic, la cui classe non è in discussione, non è riuscito a dare quella spinta in più che forse era lecito aspettarsi. Per parlare di questo aspetto Firenzeviola.it si è rivolta ad uno dei tecnici più esperti del panorama nazionale, Eugenio Fascetti, che per poche settimane ha anche allenato i viola nel 2002.

Tutti si aspettano molto da Jovetic, ma ancora il montenegrino non è riuscito a incidere sul rendimento della Fiorentina. Come mai ancora non è sbocciata tutta la sua classe?
"E' giovane, lasciamolo maturare, e soprattutto non carichiamolo subito di troppa responsabilità".
In quale ruolo secondo lei Jovetic può espiremere al meglio tutte le sue potenzialità?
"L'ho visto molto bene con la nazionale, dietro la prima punta, o accanto a un centravanti. Secondo me gioca al meglio delle sue possibilità leggermente dietro la o le punte".
La politica delle giovani promesse attuata dalla Fiorentina può essere considerata valida a questi livelli?
"Sta avorando bene e crescendo bene, non dimentichiamoci che fino a poco tempo fa era in C2. Tutti gli anni cresce e fa bene a continuare per questa strada".
Si parla molto del fatto che l'uscita dalla Champions sia dovuta ad un fatto di inesperienza della squadra, alla prima apparizione; era possibile cercare di fare meglio investendo più su giocatori d'esperienza che su giovani?
"Per me la Fiorentina sta seguendo un programma giusto e sta facendo bene, se dovesse lasciarlo perdere siamo punto a capo. Il fatto è che appena qualcosa va storto piovono subito un mare di critiche e questo è sbagliato".
A proposito di giovani, ora che la Fiorentina è fuori dalla Champions fa bene a gennaio a liberarsi di alcuni giocatori (si fanno molto i nomi di Osvaldo e Pazzini, che quest'anno hanno deluso molto) anche a titolo definitivo?
"Troppi giocatori danno noia, però se la Fiorentina riesce ad andare in Uefa dovrebbe tenersi questo organico. Se non ci riuscisse allora farebbe bene a cambiare qualcosa, a liberarsi di qualcuno".