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FAVINI A FV, Monto ama i viola ma le big bussano

di Matteo Magrini

A Firenze è scoppiato il caso Montolivo. Dopo il tormentone Prandelli, è il turno del capitano. "Non c'è mai pace", per dirla alla fiorentina. Ma cosa sta passando nella mente di Riccardo? Sta davvero pensando all'addio? Lo abbiamo chiesto a uno che conosce molto bene il ragazzo di Caravaggio. Quel Mino Favini che a Bergamo ha visto nascere e crescere un bambino diventato quasi campione.

Favini, ha visto che polverone si sta alzando attorno a Montolivo?
"Si, ho letto sui giornali, e ne sono rimasto sorpreso"

Ha sentito di recente il ragazzo?
"No, e quindi non vorrei esprimere giudizi affrettati. Un'idea però, conoscendolo molto bene, me la sono fatta"

Prego.
"Riccardo è veramente legatissimo a Firenze e alla Fiorentina. Credetemi. Si sente appiccicata addosso la maglia viola, è quasi una seconda pelle"

Come mai tutti questi dubbi, allora?
"Probabimente vuole prendersi il tempo giusto per prendere una decisione importante. Credo che le sue prestazioni abbiano acceso l'interesse di molti club importanti"

Proprio qua volevamo arrivare. Che gli sia arrivata un'offerta da società di primissimo livello? Si parla di Inter, Milan, Arsenal, Juventus...
"Può essere, ed è normale che squadre di questo calibro pensino a Montolivo. Le prestazioni parlano chiaro ed io non avevo nessun dubbio. Riccardo fin da subito ha evidenziato qualità importantissime e ora è pronto per l'esplosione definitiva"

I soldi non c'entrano a suo avviso? E' solo una questione tecnicna, di ambizioni?
"Ne sono convinto, anche se l'aspetto economico ha sempre la sua importanza. Conosco lui e la sua famiglia, e vi garantisco che Riccardo sta facendo esclusivamente considerazioni di carattere tecnico"

Dia un consiglio a Riccardo. Meglio bandiera a Firenze o uno dei tanti ma in un club pronto a vincere?
"E' difficile. Ripeto, Montolivo ama la Fiorentina e sicuramente prima di lasciarla ci penserà tantissimo. Certo è che se, anche dall'estero, club come Arsenal o Real Madrid chiamano diventa difficile tirarsi indietro"