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FILIPPO A FV, A Poznan in macchina: il mio viaggio

di Samuele Nenti

Una scelta da eroe, quella di Filippo, giovane tifoso viola che insieme alla mamma è partito, dalla Toscana nella giornata di ieri, in macchina verso Poznan, dove questa sera la Fiorentina sfiderà nei quarti di finale d'andata di Conference League il Lech Poznan. Per approfondire questo impegnativo viaggio, la redazione di FirenzeViola.it, ha contattato in esclusiva Filippo. Queste le sue parole: "Per me la Fiorentina è una vera e propria passione, è come se rappresentasse la mia famiglia, è una scelta di cuore e soprattutto una scelta per non lasciarla mai da sola, che si vinca o che si perda. Dunque, ritengo opportuno fare l'impossibile per la Fiorentina, anche macinare migliaia di chilometri per seguirla dal vivo".

Hai fatto diversi stop durante il tragitto? Quanto tempo ci è voluto per arrivare a destinazione?
“Durante il viaggio ho fatto un paio di soste anche perché la mia mamma, compagna di viaggio, non poteva fare 1480 km tutti in un colpo. Adesso mi trovo a Berlino, dove mi sono fermato per un po' di tempo. Come tempi di percorrenza ci vogliono tra le 17 e le 20 ore contando proprio le soste stesse. Aggiungo che non è la prima trasferta lunghissima che ho fatto con lei in macchina, sono andato a Basaksehir e Braga 2000 km entrambe”.

C’è timore per quanto riguarda l’ordine pubblico visto il clima molto caldo?
“Sono abbastanza tranquillo sotto il punto di vista dell'ordine pubblico, sappiamo tutti quello che è successo a molti tifosi italiani o agli stessi tifosi della fiorentina in Europa, soprattutto a Braga. Spero vivamente che non ci siano problemi prima e dopo la partita”.

Quanto credi al raggiungimento della finale di Conference?
“Nella Conference League ci credo veramente tanto. La Fiorentina ha cambiato modo di approcciare le gare sia in campionato che in campo europeo. Abbiamo tutte le possibilità per arrivare a Praga, ma ovviamente prima di tutto, pensiamo partita per partita. Perché nessuna gara è scontata, in special modo quella di oggi”.