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FIORE A FV, CENTROCAMPO OTTIMO MA MANCA UN REGISTA. CHIESA? DEVE SCEGLIERE LUI

di Alessio Del Lungo

Il doppio ex di Lazio e Fiorentina, Stefano Fiore, è stato contattato, in esclusiva, da FirenzeViola.it nella settimana che precede lo scontro in chiave Europa tra queste due formazioni. Tanti gli argomenti affrontati dall'ex centrocampista legati alla formazione viola: dal futuro di Chiesa al problema difesa, passando per un centrocampo che segna e convince il calabrese.

Fiorentina-Lazio è una partita che la riguarda in prima persona avendo giocato per entrambe. Che tipo di partita si aspetta?
"Sarà una partita aperta dove non ci saranno favorite. Entrambe le squadre sono in un buon periodo di forma sia di risultati che di gioco. È vero che i viola hanno perso a Bergamo, ma vengono da due partite ben giocate secondo me e non hanno niente da perdere. La Lazio, dal canto suo, con la vittoria nel derby si è sbloccata anche psicologicamente. Mi aspetto un match aperto e con tanti gol".

Crede che questa sarà una sfida decisiva per la Fiorentina per arrivare in Europa grazie al campionato?
"Mancano ancora tante partite e c'è ancora margine. Queste sono partite che incidono più sul morale che sulla classifica. In un modo o nell'altro i viola resteranno in corsa fino alla fine anche se è chiaro che una vittoria la proietterebbe in una posizione migliore. Infine non bisogna dimenticarsi della Coppa Italia dove c'è ancora speranza di arrivare in finale e contendersi il trofeo".

Ogni giorno che passa il valore di Federico Chiesa cresce e aumentano le pretendenti desiderose di acquistarlo. Pensa che resterà ancora alla Fiorentina?
"Secondo me sarà dura. È una situazione che non può decidere solamente la società, ma dipende anche da quello che vuole fare lui e da che tipo di occasioni tecniche gli si prospetteranno. A Firenze potrebbe crescere in un ambiente ideale come sta facendo e che dà lui le possibilità di sbagliare. Capisco però che giocare da altre parti magari possa essere più stimolante, ma al tempo stesso potrebbe anche affrettare il salto e trovarsi in una situazione più complicata".

Lei che ha interpretato nel migliore dei modi nella sua carriera il ruolo di centrocampista, come vede attrezzato questo reparto della Fiorentina?
"A me piace come è strutturata la squadra in generale e dunque anche a metà campo. Ha giocatori moderni che attaccano bene gli spazi e che sono in grado di andare in gol con regolarità. Tutto però è migliorabile e dunque anche il centrocampo della Fiorentina. Se vogliamo trovare un aspetto negativo è che questi giocatori andrebbero gestiti meglio perché sembra che abbiano sempre dei ritmi impressionanti. Servirebbe qualcuno che ragiona un po' di più e che sappia modulare i ritmi, ma è ben assortito".

Un problema della Fiorentina è sicuramente la fase difensiva. Come si può ovviare a questa situazione?
"È una questione di atteggiamento e non di interpreti. Il rientro di Pezzella sicuramente servirà per migliorare le cose, ma il problema è di tutta la squadra. La Fiorentina cerca sempre la verticalità e tende a scoprirsi un po' troppo. Ci vuole collaborazione da parte di tutti per ricercare maggiormente l'equilibrio: è questa la chiave".