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FOSCHI A FV, STOP GIUSTO: NEL CALCIO NON È SCONTATO. SU COMMISSO A PALERMO...

di Luciana Magistrato

"Hanno fatto bene a sospendere le partite, quando c'è di mezzo la salute non si scherza" a dirlo è Rino Foschi, ex presidente del Palermo e dirigente di grande esperienza, in esclusiva a FirenzeViola.it: "Si sono mossi anche tardi, secondo me. Perché quando siamo tutti bravi a dire che la salute viene prima di tutto poi nella pratica e quando ci sono riunioni capisci che non sempre è così, perciò stavolta hanno fatto bene. Credo anche che sia un messaggio sbagliato chiedere eventuali danni di questa situazione, come ho sentito da più parti, perché non sarebbe giusto per chi prende uno stipendio normale e non lavora per questo Coronavirus".

Lei è d'accordo anche con le società che hanno sospeso pure gli allenamenti, come ha fatto ad esempio la Fiorentina? "Anche nel calcio c'è stato qualche caso, Pianese, Reggiana...quindi non c'è da stare tranquilli perché vivi in uno spogliatoio, sudi, hai contatti, fai le docce, i massaggi... perciò chi ha sospeso ha fatto bene anche se poi è più difficile riprendere; chi non lo ha fatto deve però essere consapevole che deve prendere precauzioni eccezionali anche in termini di misure igienico-sanitario a meno che non hai spazi enormi dove fare l'allenamento".

Come giudica questo campionato, se mai finirà? "Non lo definisco un campionato falsato ma certo molto particolare, non regolarissimo per quanto successo prima, perché non ti puoi avvicinare alle partite con le incertezze, alcuni giocando a porte chiuse e altri no... Fermarsi lo rende più regolare, non bisogna farsi tante domande, ma aiutare l'Italia a superare questo momento, siamo tutti nelle stesse condizioni. Il calcio è bello, gli incassi torneranno ma ora non possiamo fare altro che fermarci".

Ma se il campionato dovesse addirittura fermarsi, i club si troveranno d'accordo? "Mi auguro che non succeda, spero che si possa ripartire superato questo momento è si possa recuperare il più possibile. Certe squadre hanno speso tanto, certo, e sospendere non lo vorrebbe nessuno ma ci sono regole da rispettare e così faremo".

Ma in quel caso con lo scudetto cosa farebbe da dirigente? "Io ripartirei senza assegnare nulla, ripartendo da zero. Ma come detto mi auguro che si possa ripartire il 3 aprile. Altro non so dirle perché una situazione così non l'ho mai vissuta".

Fonseca si è lamentato della disparità tra A e UEFA: "Se lo fanno giocare, deve giocare. Non è il caso di discutere, in Italia c'è bisogno di fermarsi per arginare il problema, negli altri paesi se si sentono più sicuri, giochino pure ma la situazione sta cambiando velocemente. Vedo che in Francia, in Spagna e Germania, tutti stanno riflettendo o prendendo misure...".

Lei che ha conosciuto Commisso che pensa della sua avventura viola? "Quando ero al Palermo ci sono stati molti contatti, soprattutto con Barone, siciliano, per prendere il club rosanero, poi non se ne fece nulla per diversi motivi. Quando hanno avuto l'opportunità della Fiorentina, che è una grande piazza, l'hanno presa con grande entusiasmo. Commisso è arrivato in Italia con tanta voglia di fare bene, si è subito affezionato a Firenze e l'accoglienza che la città gli ha fatto credo che sia per lui motivo di soddisfazione. Sta facendo bene e spero dia continuità ai viola dal punto di vista calcistico e che riesca a fare lo stadio e il centro sportivo che sono gli altri suoi obiettivi".

Lasciato il Palermo, cosa fa Foschi? "Sono barricato in casa, come tutti, per ora. E come Corvino e altri che sono rimasti a piedi aspetto la situazione giusta".