FREY A FV, COMMISSO RIPORTERÀ LA VIOLA AI NOSTRI LIVELLI. IO, RIBERY E DRAGOWSKI...
Sebastien Frey, ex portiere della Fiorentina, è stato l'ospite della diretta Instagram organizzata oggi da FirenzeViola.it. Queste le sue parole: "Non è facile passare questi giorni in quarantena, io provo a fare più compagnia possibile a tutti i tifosi. E voglio dire una cosa: oggi alle 17 ho pronta una sorpresa e sarà solo l'inizio".
Il video di Osvaldo?
"L'ho inventato io (ride, ndr). Siccome ci sentiamo abbastanza spesso, gli ho proposto di rifare il noto coro in versione acustica. Lui è famoso in Argentina ed ha un gruppo, gli è piaciuta e ha avuto un successo micidiale".
Come vede Dario Dainelli nelle vesti di dirigente?
"Al di là delle battute che gli ho fatto in questi mesi, non mi stupisce. Dario è sempre stato un leader, un organizzatore nello spogliatoio. Credo che diventerà molto bravo a svolgere il suo ruolo. Gestiva tutto lui nel nostro spogliatoio, è sempre a disposizione. Sono contento che uno come lui sia tornato all'interno della Fiorentina in un ruolo importante".
Il mio futuro?
"Ho dovuto rimandare l'apertura di una scuola per portieri. La riaprirò nel 2021 ma è solo rimandata. Sono molto impegnato, le cose da fare non mi mancano. Anche se tornare alla Fiorentina non mi dispiacerebbe. Se dovessi tornare nel calcio in un ruolo diverso da quello da giocatore lo farei solo a Firenze".
Dispiaciuto di non aver vinto un titolo a Firenze?
"Sì, anche perché ci siamo andati molto vicini. Però voglio dire una cosa: i sei anni passati alla Fiorentina valgono ogni titolo del mondo".
L'opinione sulla proprietà Commisso?
"Ha portato entusiasmo ma anche concretezza. Ha portato un progetto calcistico importante, e gli interventi su Centro Sportivo e stadio lo dimostrano. Sta avendo dei problemi ma son sicuro che ce la farà. E riporterà la Fiorentina ai livelli di quando giocavo io".
Una maglietta speciale nell'armadio?
"Ho tenuto una maglietta per ogni squadra che ho giocato. Una di quelle più belle è quella dei 90 anni della Fiorentina".
Il giocatore più sottovalutato con cui hai giocato nella Fiorentina.
"Santana, come Jovetic, erano due grandissimi giocatori penalizzati dai problemi fisici".
Prandelli?
"Era il papà di Adrian Mutu, non il mio (ride, ndr)".
Un giudizio su Dragowski?
"Sono contentissimo di come si sta comportando. Il lavoro paga, lui ha lavorato tanto e gli tornerà tutto. Mi auguro che possa continuare così, potrebbe diventare un trascinatore".
C'è un nuovo Frey nel calcio mondiale?
"Per me c'è un portiere che è il numero 1 al mondo e mi ci rivedo: Oblak, dell'Atletico Madrid. lo metto al primo posto della mia classifica".
Un pensiero per Astori?
"Quando ero alla Fiorentina poteva venire ma poi non se ne fece nulla. Lo ho incontrato solo da avversario, ma tutti coloro che ci hanno avuto a che fare dicono che era un ragazzo straordinario. È bellissimo l'omaggio che Firenze gli sta dando ogni giorno: deve rimanere nella storia di questa città".
Partita da rivivere?
"Liverpool-Fiorentina è stata una partita straordinaria, ma vorrei rigiocare Fiorentina-Bayern Bonaco, con un arbitro diverso. Con il Ranger Glasgow vorrei rigiocare ma quell'eliminazione fu nel gioco delle cose. Con il Bayern invece abbiamo messo in difficoltà una delle squadre più importanti d'Europa e solo un arbitro ci ha tolto la gioia".
Partita in cui si è sentito invincibile?
"Tante, ma non solo per le mie qualità. Spesso perché sapevo che davanti avevo un gruppo di giocatori straordinario e unito. Sapevo che anche nella difficoltà saremmo andati oltre: non eravamo i più forti sul campo, ma sicuramente lo eravamo nello spogliatoio".
Un commento su Ribery?
"Hanno fatto un paragone perfetto in questi giorni: è importante come Ibrahimovic per il Milan. È un trascinatore. Quando è arrivato abbiamo subito visto cosa era in campo: con lui in campo la squadra gioca diversamente. Spero che torni presto, ha una voglia che sembra un ragazzino".
Cinque personaggi, cinque parole. Cominciamo con Mutu.
"Fenomeno".
Toni.
"Il grande bomber".
Lupatelli.
"Unico".
Ribery.
"Fuoriclasse".
Prandelli.
"4-4-2".