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FREY DAY, Il parere della stampa francese su FV

di Marco Gori

Nemo propheta in patria est:  a chi, più che a Sebastien Frey, potrebbe adattarsi questo antico proverbio? Quello che da anni in Italia, e non solo, è considerato uno dei più forti portieri in circolazione, nel proprio Paese di origine viene quasi ignorato; non solo dal CT della nazionale ma anche dalla maggior parte dei media, se si fa eccezione per i diverbi con lo stesso Domenech e per alcune dichiarazioni di carattere extra-calcistico rilasciate dall'estremo difensore gigliato e forse male interpretate dalla stampa transalpina. Firenzeviola.it ha voluto parlarne con il giornalista Christian Lanier, della redazione sportiva de Le Progrés, il principale quotidiano di Lione:

Christian, Frey a Firenze è quasi un idolo; in Italia è considerato tra i portieri più forti assieme a Julio César e Buffon. E in Francia?
“Ha lasciato il nostro Paese quando era ancora molto giovane, quindi in un certo senso è stato un po’ ‘perso di vista’. E’ vero che lo stesso percorso è stato seguito da giocatori come Zidane e Thuram, ma per un portiere forse la situazione cambia leggermente”

Tu che segui il Lione, avrai però avuto modo di apprezzare le doti del portiere viola anche al “Gerland”. Cosa puoi dirci di lui?
“Che lo trovo un grande portiere con una prontezza di riflessi straordinaria. Però questo è il parere di un addetto ai lavori. Sentivo in tribuna qualcuno criticarlo per il suo fisico un po' appesantito e per il suo look particolare, una cosa che in Francia non passa inosservata”

Frey e la Nazionale: lo ritieni davvero inferiore a Lloris e Mandanda?
“La critica in Francia è abbastanza concorde nel giudicare questi due portieri come troppo giovani per la nazionale. Da quel punto di vista Frey potrebbe essere l’elemento con la giusta esperienza. Purtroppo a suo sfavore gioca il fatto di essere considerato della stessa generazione di quello che da noi è visto come un ‘mostro sacro’, Fabien Barthez”

Un mondiale senza la Francia, per noi Italiani, perderebbe molto di interesse, viste le recenti sfide tra le due rappresentative nazionali. Ma nella malaugurata ipotesi di una mancata qualificazione dei bleus, e quindi di un probabile esonero per Domenech, la situazione potrebbe cambiare?”
“Purtroppo, oltre ai non buoni rapporti tra il portiere viola e l’attuale CT, c’è anche il precedente della gara con l’Ucraina, in cui Frey, partito titolare, oltre ad aver commesso un clamoroso errore, è apparso un po’ ‘supponente’. Inoltre in Francia teniamo molto al protocollo, e lo stesso vale per la nazionale, dove si ritiene essenziale seguire la trafila delle giovanili prima di approdare alla rappresentativa maggiore. Ciò non toglie che Frey, con un Blanc o un Deschamps, potrebbe rivedere la propria posizione”.