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GEROLIN A FV, VIOLA HANNO GIOCATORI FORTI CON GRANDE FUTURO. CASTROVILLI...

di Alessio Del Lungo

Il dilemma di questi giorni per il calcio mondiale sono le date della eventuale ripartenza delle competizioni quando la situazione legata al Coronavirus si sarà, quantomeno parzialmente, ricomposta. FirenzeViola.it per affrontare questo tema, ma non solo ha contattato, in esclusiva, l'ex direttore sportivo dell'Udinese, Manuel Gerolin.

Che idea si è fatto sulla ripresa del campionato di Serie A?
"Credo che si debba prendere in considerazione tutte le ipotesi possibili quindi sia chiuderlo qui, sia riprendere... Alla fine è il governo e i virologi che avranno l'ultima parola. Il calcio si deve adeguare alle decisioni, non si può ribellare. Sarebbe bello, quando ci saranno le possibilità, rivedere le squadre in campo visto che comunque il calcio è un'industria importante del nostro Paese... Prima si riprende meglio è: ora è prematuro fissare qualsiasi data, l'unica cosa da fare è aspettare e vedere in base alla situazione cosa fare in massima sicurezza".

Si rischia di compromettere il regolare svolgimento della prossima stagione.
"In effetti è quello che sta cercando di evitare il sistema calcio, ma sarà importante capire se e quando si potrà ripartire: più avanti si va e più sarà un problema perché si sovraccaricherà un campionato con gli impegni di coppa, l'Europeo... Non si può far giocare ogni due giorni i calciatori e ci vorrà una preparazione prima di ritornare a giocare. Ripeto che è tutto prematuro, ma è normale che dopo una certa data non si può accavallare Champions, Europei, Europa League e campionati. Ci sarà da studiare molto. Non è una cosa semplice, noi siamo caduti prima di altri paesi nella trappola del virus, altri sono ancora all'apice di questa situazione, non la vedo molto vicina la data di fine stagione sinceramente".

Come sarà caratterizzato il prossimo mercato?
"Le possibilità economiche già erano poche perché sappiamo che il calcio non viveva una situazione fantastica, soprattutto in Italia, ora sarà una cosa che coinvolgerà po' tutti in modo globale e anche l'Italia ne risentirà. Ci saranno pochissimi movimenti, si parlerà di scambi, ma gli organici resteranno quelli che sono con delle variazioni non importanti".

Qual è la sua opinione sul tema del taglio degli stipendi dei calciatori?
"Intanto bisogna vedere quando si riprende perché in base a quello potranno essere fatti dei calcoli. I giocatori si dovranno adeguare alla situazione del Paese. Si vedrà alla ripresa a cosa dovranno rinunciare, ma lo trovo giusto e sensato soprattutto da parte dei giocatori di Serie A. La Serie B e la Serie C sono situazioni molto più tragiche perché in C tagliare gli stipendi di un calciatore spesso è come farlo con quelli di qualsiasi operaio: bisogna capire un po' come operare".

Un'eventuale ripartenza sarebbe comunque a porte chiuse. La convince questa soluzione?
"Adesso è una necessità assoluta, anche da casa le persone faranno il tifo. Io prima di Udinese-Fiorentina la descrissi come una partita fantasma, ma da quel giorno la situazione è molto cambiata, eravamo all'inizio di questa pandemia... Adesso tutti hanno voglia di calcio e tutti sono disposti ad adattarsi a vedere le partite anche da casa giocando a porte chiuse".

Cosa pensa del futuro della Fiorentina?
"I viola hanno una squadra giovane con giocatori forti che hanno un futuro davanti a sé. Quest'anno era normale una sorta di transizione, credo sia superato. Se il campionato si concluderà già si vedranno segnali positivi, ma con l'entusiasmo di Commisso e il ritorno di Pradè, ben voluto da tutti, la Fiorentina si è mossa bene. Ha un organico molto interessante soprattutto sui giovani. Qualche errore è stato fatto, ma lo si fa sempre".

Gli Europei sono stati rinviati al 2021. Castrovilli farà parte della spedizione?
"Penso proprio di sì. Castrovilli è un giocatore che già a Bari era nel mirino di tutti gli osservatori d'Italia, sapevamo avesse un futuro roseo già 4 o 5 anni fa. Ora è arrivato il momento della consacrazione, si è visto il suo valore, è esploso e penso sia uno dei più interessanti giocatori del campionato. Farà parte sicuramente della Nazionale che ci ha lasciato con un lavoro molto molto buono e con prospettive. La Fiorentina la vedo un po' come Nazionale, con un anno di maturazione in più arriveranno risultati importanti".