.

GLI AMICI A FV, Rui torna, Firenze vibra per te

di Luciana Magistrato

Se le voci di un possibile ritorno a Firenze di Rui Costa hanno portato entusiasiasmo in città e tra i tifosi, figuriamoci tra gli amici che il giocatore frequentava a Firenze. Tra questi Alessandra e Luca Cecchi, con i quali Rui Costa ha anche aperto una società immobiliare. Da loro parte l'appello per convincerlo, prima via sms e poi, in esclusiva, attraverso Firenzeviola.it: "Ruizinho, torna da noi perché farai bene e sei l'unico a poter ridare luce ed entusiasmo in un momento un po' così. Tutta Firenze ti aspetta a braccia aperte" dice Luca Cecchi che ovviamente lo sponsorizza anche alla Fiorentina "Il suo ritorno sarebbe una scintilla per riaccendere la tifoseria, in questo momento un po' sorniona, più dell'acquisto di un campione da 30 milioni. Il rientro di una bandiera ridarebbe entusiasmo e sarebbe visto solo come un fatto solo positivo. Di sicuro porterebbe anche un record di abbonamenti".

Lo ha già chiamato per convincerlo? "Sono due giorni di grande attesa per me e mia moglie, appena sentita la notizia gli abbiamo subito mandato un messaggio dicendogli che Firenze vibra per lui e che abbiamo già pronta la casa. Non si è sbilanciato ovviamente nella risposta perché sono sicuro che stia facendo delle valutazioni personali ma spero vivamente che accetti di venire". 

Come è nata la vostra amicizia? "Il collante fra la mia famiglia e quella di Rui e Bati fu Antognoni e casa nostra diventò presto un punto di riferimento e di riunioni familiari; insieme abbiamo passato momenti bellissimi ma diviso anche momenti di dolore, come quello della partenza quando mi disse in lacrime nella notte "Lascio Firenze, mi ha chiamato il Cavaliere e devo andare". Al suo addio allo stadio ho visto un popolo piangere. L'amicizia è proseguita anche dopo la sua partenza, spesso andavo da lui a Varese dove abitava quando giocava al Milan e le confesso che, pur fedele alla Fiorentina, ho seguito con piacere i rossoneri solo per lui. Siamo andati spesso in vacanza insieme, a volte partivamo con il suo aereo privato dopo le partite, e ricordo che lo accompagnai anche a Lisbona quando nacque il suo secondo figlio Hugo. Inoltre ci unisce tuttora una società immobiliare".

Che persona è Rui? "Rui, a differenza di altri campioni al quale non voglio certo togliere nulla, è uno con il cuore. Ha signorilità e sensibilità unica ed è molto generoso. Quando lo vedevo ombroso di sicuro soffriva perché qualcosa non gli tornava, perché era rimasto male per qualcuno o qualcosa. Pensi che ai tempi di Edmundo, con il quale lui non andava d'accordo, rimase molto male per il mancato appoggio a suo avviso di Bati che allora era il capitano. Io e l'allora dg Antognoni organizzammo una cena a quattro a sorpresa visto che non si erano ancora chiariti e, durante la serata, ci allontanammo per lasciarli soli. Al ritorno non solo avevano chiarito ma si erano anche simbolicamente già abbracciati e, guarda caso, il feeling ritrovato portò la domenica dopo ad un 5-1 contro il Cagliari in cui entrambi andarono a segno".

Questa sensibilità, sapendo che Firenze lo riabbraccerebbe volentieri, può far pendere l'ago della bilancia dalla parte del rientro? "Spero proprio di sì, io lo andrei a prendere personalmente e sono sicuro che la sua famiglia, genitori e figli, ne sarebbe felice".