GONZALEZ A FV, Pulgar futuro Cile. Ma col Pek...
Da Antofagasta con furore... Erick Pulgar è un nuovo centrocampista della Fiorentina. Profilo giovane (classe 1994), personalità da vendere e già tanta esperienza sia a livello di club che con la Nazionale cilena. Un acquisto interessante che, dopo i vari Jiménez, Pizarro e Mati Fernández, riavvicinerà sicuramente tanti tifosi della Roja alla maglia viola, come raccontato in esclusiva a FirenzeViola.it dal giornalista cileno Christian González (@chr_gonzalez), redattore del noto quotidiano La Tercera.
González, con Pulgar viola è già scoppiata la Fiorentina-mania in Cile?
"Diciamo che la Fiorentina in queste ore è sulla bocca di tutti (ride, ndr), c'è grande attenzione mediatica per i nostri calciatori che militano all'estero. Pulgar, in particolare, è considerato poi un autentico simbolo del cambiamento in atto nella nostra Nazionale. I tifosi e gli addetti ai lavori nutrono grande fiducia in lui per il presente e per il futuro".
Merito, in primis, della sua ottima Copa América disputata in Brasile.
"È vero. Il giudizio generale su di lui è cambiato molto dopo la Copa América, nella quale Erick è stato senza alcun dubbio uno dei migliori giocatori del Cile. Da futuro talento di belle speranze adesso è reputato così un calciatore già maturo, importante e all'altezza di una maglia da titolare nella Roja al fianco dei più blasonati Aranguíz e Vidal".
Quali sono le qualità che più la colpiscono del nuovo acquisto viola?
"Pulgar nasce come volante difensivo, ma ha anche una buona tecnica, grande dinamismo e tanta forza aerea. Proprio da quest'ultimo punto di vista secondo me è cresciuto tantissimo nel campionato italiano. Rispetto a prima, ora è infatti molto più sicuro e coraggioso sui palloni alti, sia in difesa che in attacco".
Al Bologna è arrivato un bel salto anche a livello di personalità.
"Assolutamente sì. Oggi Pulgar è un calciatore pienamente consapevole del suo valore e della sua posizione dentro e fuori dallo spogliatoio. Ne è una prova lampante il ruolo di rigorista che si era conquistato al Bologna. Ha un gran tiro e si sacrifica sempre, può crescere ancora molto insieme alla Fiorentina".
In tanti parlano già di dopo-Pizarro in casa gigliata.
"Non direi... Pizarro era un calciatore distinto, un centrocampista offensivo che poi con gli anni ha arretrato il suo raggio di azione ed è diventato più completo. David portava sempre la palla, mentre Erick preferisce la giocata semplice ma ha molto più dinamismo. Magari li possiamo paragonare per il carattere: entrambi sono uomini introversi, anche se in campo danno tutt'altra impressione. Complessivamente comunque parliamo di due ottimi giocatori. Pizarro però ha trionfato, Pulgar è sulla strada giusta per farlo".