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GORETTI A FV: "IO A FIRENZE? TANTE VOCI, STIMO PRADÈ MA POI OGNUNO PER LA SUA STRADA. SU GORI E LA SFIDA DI COPPA..."

di Luciana Magistrato

Venerdì inizia ufficialmente la stagione della Fiorentina, con la gara di Coppa Italia contro il Cosenza. Un Cosenza neo ripescato che arriva al Franchi ancora in costruzione, come spiega in esclusiva a Firenzeviola.it il neo ds Roberto Goretti, approdato nel club rossoblù dopo un'estate di voci e ammiccamenti con i viola: "Il Cosenza arriverà al Franchi in una situazione di totale emergenza visto che siamo partiti da una settimana e non possiamo essere certo pronti - afferma il neo dirigente - Verremo con tanti ragazzi che erano in Primavera e dunque con zero esperienza nei professionisti".

Nel giro di pochi giorni passerete dalla C alla B e poi a giocare al Franchi, c'è più ansia o entusiasmo? "C'è la grande gioia del ripescaggio e di fare una categoria importante e la gara di Firenze è sicuramente una gara di prestigio per noi ma c'è il rammarico di affrontarla in una condizione di difficoltà. Avremmo certo preferito una partenza più soft o affrontare la Fiorentina tra una o due settimane".

Veniamo a lei, il destino vuole che la sua prima avversaria da ds del Cosenza sia proprio la Fiorentina, alla quale sembrava vicino questa estate; com'è andata? "Ci sono state tanti voci, posso solo dire che con Pradè c'è stima reciproca da sempre, umanamente e professionalmente. Se c'è stata una chiamata? Ce ne sono state tante visti i rapporti, ma ognuno poi è andato per la sua strada, senza problemi. Magari ci ritroveremo insieme in un futuro, se ci sarà l'occasione. A Firenze è arrivato Burdisso che è un profilo che mi piace molto, ha carisma e personalità mentre io ho accettato con piacere questa nuova sfida al Cosenza. Una sfida difficile ma sono pronto, a Perugia ho sempre avuto l'obiettivo di costruire una squadra da primo posto con il dodicesimo o quindicesimo budget della categoria e mi piace l'idea dunque di mettermi alla prova a Cosenza. Se esco da una confort zone dopo tanti anni in Umbria? Beh a Perugia conoscevo tutti certo, ma, ripeto, sono pronto per questa sfida".

Il Cosenza sta completando la rosa e in attacco prenderete proprio un viola, Gabriele Gori. Come nasce l'idea e a che punto è? "Stiamo definendo alcuni dettagli poi Gori sarà un nostro giocatore, per noi importante. Sarà uno dei nostri attaccanti, il nostro modulo prevede due punte e quindi avrà una grande responsabilità ma lui ha coraggio e fuoco dentro perciò sono sicuro che sarà un giocatore determinante per noi. A me è sempre piaciuto, l'ho sempre seguito dai tempi della Primavera (in effetti in passato più volte è stato avvistato al Bozzi o al Franchi a seguire le giovanili viola, ndr) e aveva caratteristiche particolari che mi hanno sempre colpito. Quando c'è stata l'opportunità di averlo non me la sono fatta scappare".

Altri giovani giocatori viola che possono fare al caso del Cosenza? "Per ora arriva Gori, ma sicuramente Bianco e Dalle Mura sono due ragazzi che mi piacciono molto".

Restando alla Fiorentina, mister Italiano è stato uno dei primi giocatori che portò al Perugia; che persona era e che tecnico ritrova? "Fu preso al mio primo anno da direttore al Perugia e lo prendemmo perché era un giocatore pensante, dentro e fuori il campo ragionava sempre su come raggiungere gli obiettivi. Ho ammirato la sua ascesa da allenatore e quanto fatto allo Spezia e devo dire che il binomio Italiano-Fiorentina mi piace. E' un tecnico capace ma affronta una nuova avventura con un nuovo gruppo e la società gli dovrà stare vicino e supportarlo così come la piazza deve avere pazienza. Ricordo due stagioni fa, con il Perugia affrontammo lo Spezia che era penultimo poi portò la squadra alla promozione perciò gli va data fiducia".

Il solo Gonzalez basta a questa Fiorentina? "Non voglio entrare nel lavoro degli altri ma credo che la Fiorentina abbia solo una missione: seguire le idee dell'allenatore. Se mi piace Gonzalez? Ha le qualità per infuocare il Franchi, con la sua velocità supersonica"