GREGUCCI A FV: "VIOLA I MIGLIORI IN FASE DI NON POSSESSO. KOKORIN? LO VEDO COINVOLTO"
A FirenzeViola.it è intervenuto in esclusiva mister Angelo Gregucci, ex Fiorentina, per parlare della vittoria viola a Napoli: “La Fiorentina indubbiamente confermato un aspetto importante e costante, cioè l’aggressione a tutto campo. Io dico che in fase di non possesso la squadra viola è fra le migliori del campionato, se non la migliore, a rubare il pallone agli avversari. Questo è un gran complimento che mi sento di fare a Italiano”.
A suo avviso quanto è possibile l’Europa?
“In Serie A non ci sono valori tecnici assoluti, non vedo squadre troppo superiori alle altre come in Premier o in Liga, dunque la Fiorentina può fare risultato con tutte e credo sarebbe delittuoso se non provasse a riacciuffare l’Europa”.
Tra i giocatori meglio plasmati da Italiano c’è Igor?
“Sì, ma attenzione: stiamo parlando di un campionato che non è comunque la panacea dei migliori difensori centrali al mondo. Quindi, sì, ha fatto dei miglioramenti, ma preferisco un Milenkovic”.
Ieri si è sbloccato Ikoné, che finora pareva un talento incompiuto.
“Devo dire che la Fiorentina, che negli anni pandemici era in difficoltà, ora ha una prospettiva importante perché vanta profili di qualità. Tra questi Ikone, a cui va dato tempo. La dirigenza viola ha fatto un mercato intelligente, portando a Firenze dei buoni talenti”.
Anche Cabral rientra in questo novero?
“Non parliamo di grandezze mondiali, bisogna dargli il tempo di capire dove sono. Se la logica mi dà ragione, il lavoro di Italiano sta valorizzando i prodotti presi nell’ultima ora, ma serve un po’ di tempo in più”.
Quella di Nico Gonzalez, ieri, è stata una delle migliori prove in stagione?
“Sì ma aveva comunque iniziato bene il campionato, semplicemente ora si sta rivelando uno che potrebbe diventare determinante per il futuro della Fiorentina. Soprattutto in ambito internazionale, se questa Europa dovesse tornare”.
Chiusura su Kokorin, che ha allenato ai tempi dello Zenit...
"Kokorin era un talento del calcio russo degli ultimi tempi, insieme a Golovin e Mirancuk. Era talentuoso: aveva velocità, piedi, cilindrata fisica. Ha avuto un po’ di difficoltà in Italia anche per la cultura molto differente. Comunque l’ho visto entrare a Napoli e, malgrado i pochi minuti, mi sembrava dentro, coinvolto nel progetto Fiorentina di Italiano”.