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HEYNEN (GENK) A FV: "DOMANI GARA DECISIVA MA LA PRESSIONE È PER I VIOLA. IL NOSTRO GIRONE DA E.L."

di Andrea Giannattasio

«Ma non mi importa chi farà gol nella mia squadra. L’importante sarà fare una grande prestazione e vincere: stiamo pensando da giorni alla gara con i viola e siamo pronti». Non ha troppi dubbi nel parlare a Firenzeviola.it Bryan Heynen, capitano del Genk, alla vigilia della sfida di Conference League contro la Fiorentina. Eppure il mediano (accostato dai media belgi anche ai viola nel corso dei questa estate) ricorda bene come l'Italia sia un Paese che in passato gli ha portato bene, visto che il suo primo gol a livello internazionale il classe '97 lo ha segnato al Mapei Stadium contro il Sassuolo nel dicembre 2016, quando era poco più che maggiorenne. Una vita calcistica fa, visto che oggi c'è in ballo una qualificazione all'interno di un girone più che mai equilibrato e il numero 8 biancoazzurro è il leader della squadra di Vrancken.

Heynen, si aspettava qualche punto in più da parte dei viola nel vostro girone?
«La Fiorentina ha grossomodo la stessa rosa dell’anno scorso. Per cui resta una formazione temibile. Anche se quest’anno come favorita per la vittoria del trofeo vedo l’Aston Villa più di tutte le altre. Il nostro, invece, è un girone molto equilibrato: noi, la Fiorentina e il Ferencvaros, per quello che è il potenziale complessivo, meriteremmo di giocare in Europa League».

Per la sua squadra quella di domani è una gara da dentro o fuori...
«Sarà decisiva. I punti in ballo pesano, tanto per noi quanto per la Fiorentina anche se credo che la pressione maggiore sarà quella che avranno i viola. In caso di vittoria sarebbero qualificati mentre invece, non vincendo, dovrebbero andarsi a giocare tutto in casa del Ferencvaros. E non sarebbe facile».

Si aspetta una gara diversa rispetto a quella di settembre a Genk?
«Lo sarà sotto tutti i punti di vista:  sia per il momento  che stanno vivendo le squadre sia per la spinta che arriverà dal pubblico del Franchi. L’unica cosa che non cambierà sarà il modo in cui il Genk approccerà la gara, ovvero a viso aperto».

Cos’è mancato per vincere alla sua squadra nel turno d’andata?
«Un po' di attenzione in più sui due calci d’angolo da dove la Fiorentina ha costruito i due gol ma anche la precisione nel finale per ribaltare il risultato».

Allude al palo colpito da Arokodare nei minuti di recupero?
«Non sapete quante volte sono tornato con la mente a quella occasione. Ma questo è il calcio. È inutile rimuginare troppo su quello che poteva essere e non è stato. La mia squadra è già proiettata al match di Firenze».