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IACHINI VICINO, GLI EX COMPAGNI A FV: "BEPPE PUO' FAR TORNARE LA SCINTILLA"

di Giacomo A. Galassi

Il nome più caldo per la panchina della Fiorentina è Giuseppe 'Beppe' Iachini, ex viola e tecnico specializzato in situazioni critiche. La società gigliata sta valutando anche altri nomi, ma FirenzeViola.it ha contattato alcuni ex compagni del nativo di Ascoli, che in maglia viola ha giocato cinque anni dal 1989 al 1994. Queste le testimonianze di Celeste Pin, Alberto Malusci e Alberto Di Chiara.

Comincia Malusci, compagno di Iachini durante tutta la sua esperienza a Firenze: "Mi dispiace per tutta questa situazione perché io sono sempre tifoso degli allenatori della Fiorentina. Lo ero con Pioli e anche ora con Montella. In più, non vorrei che la Fiorentina diventasse una società mangia allenatori viste le ultime esperienze. È un attimo infilarsi in un circolo vizioso da cui poi è difficile uscire. Ora è importante non sbagliare la scelta. Iachini? Per me è un amico e sarei contento di riabbracciarlo dopo gli anni passati insieme. Penso possa dare il suo contributo per riprendersi da questa situazione. Chiunque viene comunque l'importante è fare risultati, anche perché al momento l'unica soluzione penso sia prendere un traghettatore. In ogni caso tiferò per chiunque verrà".

Poi Pin, con Iachini fino al '91: "A questa Fiorentina serviva un cambio, era nei programmi e adesso si è reso necessario. Beppe lo conosco molto bene come calciatore, non come allenatore perché non mi ha mai allenato. Però può essere la persona giusta perché tiene molto alla maglia e vuole tornare a Firenze. Ha sempre seguito la Fiorentina con il cuore, in più è allenatore di polso che permetterebbe di riconquistare il pubblico. Da giocatore ti ammazzava, da allenatore è tutto un altro mondo ma mi auguro si comporti come quando giocava. Le pile dei giocatori viola vanno ricaricate".

Conclude Di Chiara: "L'esonero più che giusto era inevitabile. Forse andava presa prima questa decisione, addirittura in estate. Iachini? Se devi prendere una scelta a questo punto non vedo perché no. Anche per ragioni economiche e di classifica. I grandi allenatori aspettano prima di prendere in mano una situazione da verificare come quella viola, restano i tecnici che possono dare un po' di grinta e fare la differenza per far scoccare di nuovo la scintilla. A fine campionato poi, se le cose sono andate bene, si può continuare con il traghettatore. Mi immagino che possano trovare un accordo fino al termine della stagione e mettere un rinnovo legato a determinati obiettivi. Beppe è un amico e un allenatore che ha sempre combattuto in situazioni simili. Bisogna valutare bene quello che si ha in casa, anche se a gennaio ci saranno dei cambi".