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IL COMMENTO, Amra-ACF: mettete fiori nei vostri cannoni

di Stefano Prizio

Certo, doveva finire in un’altra maniera, tra il campione marocchino a suo tempo scelto e comprato dal presidente dal Verona per 20 milioni di euro, e poi protagonista di un mondiale sbrilluccicante, e la Fiorentina.

Pareva si dovesse giungere ad una separazione consensuale che soddisfacesse ambo le parti, di qui Amrabat che sarebbe andato in un grandissimo club a guadagnare uno stipendio da nababbo, di là il club viola che avrebbe incassato un’enorme plusvalenza, insomma tutti amici parenti felici e contenti.

Ma ha trionfato la legge di Murphy, alla Fiorentina di grandi offerte per Amrabat non ne sono arrivate e il giocatore è ormai un separato in casa, anche se il centrocampo della squadra ne avrebbe ancora un gran bisogno, viste anche le ultime uscite a vuoto dove, a parte le buone prove di Arthur, si è sentita la mancanza proprio di un martello come Amrabat, fenomenale nel rompere il gioco e dare sicurezza alla squadra.

Intanto i viola hanno dovuto man mano abbassare le proprie pretese per il giocatore, dai 35 o 40 milioni iniziali al prestito con obbligo di riscatto fino, sono le ultime indiscrezioni, all’obbligo mutato in diritto ( sempre più a favore del compratore), insomma la vendita di Amrabat rischia seriamente di trasformarsi in una svendita a saldo man mano che si avvicina la fine del mercato, una svendita che sa quasi di regalìa.

Ma conviene davvero questa linea alla Fiorentina?

Ci permettiamo di sollevare il dubbio, come detto non è andata come doveva andare, perciò da persone mature occorrerebbe prenderne atto, sia Amrabat che la società, e per evitare soluzioni alla meno peggio o alla meno e basta, converrebbe mettere fiori nei rispettivi cannoni, come diceva la canzone dei Giganti, sedersi ad un tavolo e vedere in extremis se c’è modo di fare dignitosamente insieme la stagione, magari firmando l’accordo al giocatore di lasciarlo andare ad una cifra pattuita alla prima occasione utile ( riconoscendogli un conquibus per l’allungamento del contratto ed il disturbo).

Soluzione che converrebbe alla Fiorentina che ritroverebbe un calciatore utilissimo alla causa, evitando di dover prendere un centrocampista all’ultimo tuffo, ma anche al giocatore il quale ne guadagnerebbe in termini economici e di serietà professionale.

La pace del resto è sempre conveniente.

Abbassate quindi le armi, parlatevi e possibilmente capitevi.