INCONTRO VIOLA-SPONSOR. DA MASI A BIANCHINI, PIÙ INFRONT: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Sponsor, quanta confusione. Colpa anche del momento di transizione che si sta vivendo in società, con l'avvicendamento di Laura Masi e Tommaso Bianchini, che avverrà il primo luglio quando di fatto inizierà la nuova stagione. Troppi i paletti che ad un dirigente importante come la Masi, abituata al Milan e al Bayern, sono stati messi con una divisione a pacchetti e nuove strategie che di fatto avrebbero ridimensionato la sua autonomia e il suo stipendio. Troppo anche per una fiorentina come lei, con Tommaso Bianchini che sta pian piano riprendendo in mano la situazione al marketing lasciata appena un anno fa, con qualche avvistamento già in sede.
Accanto al dirigente responsabile lavora d'altronde anche Infront, l'advisor al quale la Fiorentina ha ceduto i diritti commerciali, tranne quelli sul main sponsor e lo sponsor tecnico per la prima squadra maschile, sulla squadra femminile e sul settore giovanile. Infront - che lavora anche con altre società di serie A e B tra cui Lazio, Genoa, le due veronesi, Cagliari, Cesena) ha altri due anni di contratto (fino al 2020/2021) dei tre firmati proprio dalla Masi e si occupa ad esempio della cartellonistica interna allo stadio, degli Sky box e dell'hospitality in generale.
Proprio in queste ore si è svolto tra l'altro un ritrovo a Punta Ala della Fiorentina con i propri sponsor, ai quali hanno partecipato ovviamente una parte delle aziende (una quarantina circa) che legano il proprio nome ai viola e ai quali i dirigenti del club hanno voluto dare un'opportunità per conoscersi e perché no fare affari insieme. Inoltre il vicepresidente Gino Salica ha voluto rivolgere un saluto spiegando i programmi della Fiorentina. Certo, un po' a scatola chiusa visto che solo Pantaleo Corvino può veramente rendere appetibile il club alle aziende che a vario titolo e con diverso peso economico si legano alla Fiorentina.
Per ora sono circa 150 i brand, divisi in tre fasce tra quelle che cercano pura visibilità (con cartelloni pubblicitari e slide allo stadio), quelli che usano il Franchi come salotto per i loro clienti acquistando ad esempio Sky box o biglietti di tribuna con hospitality fino alla via di mezzo, ossia brand che vogliono visibilità nelle aree hospitality o ad esempio in sala stampa (come i loop di fronte al microfono di chi parla, esempio l'Acqua Santa Croce o Antinori). Alcune hanno dalla Fiorentina la possibilità di ritrovarsi nelle aree dello stadio con i loro clienti con ospite qualche giocatore; insomma le possibilità e i costi sono vari. Di queste aziende molte confermeranno la loro fedeltà per la prossima stagione, altre saluteranno e ne arriveranno di nuove.
Infront ha chiuso ad esempio con il nuovo brand, Montezemolo, marchio toscano sinonimo anche di grande qualità, per le divise ufficiali, e Alpha Studio di Franco Rossi per la maglieria. Inoltre ci sono sponsor ad hoc come banca o come assicurazione o clinica medica. Manca però lo sponsor più pesante, il main sponsor, dopo l'addio di Folletto che non ha voluto sfruttare l'opzione per il terzo anno. Per ora si sono fatti diversi nomi come Armata di Mare e Marina Militare (poi scartati) e di oggi è Toscana Aeroporti che poi ha smentito. Difficile dire se è tattica (quando ci sono di mezzo diversi milioni nessuno vuole esporsi prima delle firme) o verità, sta di fatto che molto si capirà quando si insedierà il nuovo responsabile Tommaso Bianchini a meno che non venga dato mandato, come era sembrato in un primo momento, a Infront. D'altronde la possibile vetrina europea potrebbe anche cambiare le carte in tavola in termini economici e di visibilità e allora è proprio il caso di avere pazienza ancora un po'.