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IVAN A FV, TATARUSANU? AVREI EVITATO. BONAVENTURA OK, MA È IN DIFESA CHE MANCA UN...

di Tommaso Bonan

Tra i primi (e più che probabili) colpi di mercato della Fiorentina in vista della prossima stagione ci sono Ciprian Tatarusanu e Giacomo Bonaventura. Il portiere rumeno, ormai nel mirino viola già da parecchi mesi, verrà a contendere in posto da titolare al brasiliano Neto, mentre il centrocampista dell'Atalanta sarà con ogni probabilità il primo rinforzo di Montella a centrocampo. Per avere un giudizio su questi nomi ma anche per capire in che modo la dirigenza viola potrà agire sul mercato per migliorare il reparto difensivo, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato lo storico ex portiere viola Andrea Ivan, che ha voluto inoltre espremere il suo personale pensiero su Giuseppe Rossi e la Nazionale:

Ivan, a Firenze è in arrivo il portiere Tatarusanu. Quale scenario si prospetta tra i pali della porta viola?
"Stiamo parlando di un portiere che ha sempre giocato titolare nella sua squadra di club (la Steaua Bucarest, ndr) oltre ad essere il numero uno della nazionale rumena già da parecchi anni. In più può vantare una discreta esperienza a livello di competizioni europee, quindi aspetterei nel dire che a Firenze verrà a fare il 'secondo'. Evidentemente Montella ha deciso di iniziare la stagione con due portieri di livello, per non ritrovarsi scoperto come accaduto nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. In generale però avrei evitato di prendere un portiere come Tatarusanu".

In che senso?
"Quando si parla di un ruolo come quello del portiere di riserva, almeno per la mia esperienza, io consiglierei sempre un giocatore italiano, che conosca già bene la serie A e che non abbia bisogno del classico periodo di ambientamento".

E' possibile rivivere una sorta di dualismo come quello che ha visto protagonisti lo stesso Neto e Viviano?
"Neto è un ragazzo intelligente, e quest'anno ha dimostrato tranquillamente di poter fare il titolare. Il dualismo che ci fu con Viviano è una storia differente, entrambi erano 'nuovi' a Firenze e l'alternanza non portò i risultati sperati. Adesso Neto dovrà essere bravo a trasformare la presenza del collega in uno stimolo in più. Ovviamente, sperando che si trovino d'accordo di carattere. Altrimenti ci sarebbe poco da fare".

L'altro nome caldo è quello di Bonaventura.
"Quando giocavo nell'Atalanta, Bonaventura era ancora nelle giovanili nerazzurre, ma posso affermare che Firenze per lui sarebbe il trampolino di lancio ideale. Un centrocampista offensivo, ma che all'occorrenza può ricoprire più ruoli in mezzo al campo. Ha l'età giusta per fare tutto, ed il gioco offensivo di Montella direi che si adatta perfettamente alle sue caratteristiche".

Difesa o centrocampo: in quale direzione andranno fatti gli sforzi maggiori sul mercato?
"La priorità è la difesa. Non faccio nomi, ma dico soltanto che dal mercato dovrà arrivare un vero leader del reparto, che ad oggi manca. Tutte le grandi squadre ne hanno uno, come ad esempio Buffon nella Juventus. Serve uno che comandi con autorità. E poi chiaramente degli esterni che spingano, in modo da sfruttare anche le abilità di Gomez".

Chiusura con Giuseppe Rossi: secondo lei Prandelli lo porterà in Brasile?
"La domanda da fare è quella inversa: quanta voglia ha Prandelli di vincere qualcosa? Rossi va portato in Brasile anche in condizioni non ottimali, su questo non ci devono essere dubbi. Per quanto riguarda gli altri due violazzurri, direi che fra Pasqual e Aquilani forse è il centrocampista ad avere le maggiori possibilità di far parte della spedizione mondiale".