.

JACOBELLI A FV: "Montolivo dimostri di meritare la Fiorentina!"

di Matteo Magrini
Riccardo Montolivo ed un'esplosione che non arriva mai. E' un momento difficile per tutta la Fiorentina, ed il talento di Caravaggio sembra esserne il perfetto emblema. Da un mese a questa parte, il numero diciotto viola si esprime su livelli oggettivamente bassi, molto lontani dalle sue enormi potenzialità. Cosa deve fare la Fiorentina? Quanto credito si può ancora concedere ad un ragazzo da sempre stimato e coccolato sia da Prandelli che dalla società? Quanto è lecito credere in un suo definitivo salto di qualità? Per rispondere a tutti questi interrogativi Firenzeviola.it ha contattato Xavier Jacobelli, grande e noto giornalista, direttore di Quotidiano.net:
 
"Io credo che la questione sia quanto mai opportuna e meritevole di un'attenta riflessione. Credo sia fondamentale partire da una data e da un avvenimento precisi: 10 febbraio, Emirates Stadium, Italia-Brasile. Montolivo gioca quella straordinaria amichevole da titolare, giovandosi dell'ennesima opportuinità concessagli da Marcello Lippi, rivelandosi però uno dei peggiori in campo. Da quel momento non si ricorda più una sua prestazione degna di nota e degna del suo talento, si è letteralmente perso. Questo è un grandissimo peccato. Perchè? Credo che tutti si stiano ponendo questa domanda. Da Lippi stesso, a Prandelli, alla società viola. Proprio il C.T della Nazionale starà osservando con grande attenzione questa involuzione di Montolivo e, a parer mio, sarebbe molto sorprendente se decidesse di chiamarlo per le gare con Montenegro e Irlanda. Il fatto più importante riguarda però il suo futuro nella Fiorentina. E' il momento decisivo. O dentro o fuori. Del resto la Fiorentina ha venduto Pazzini proprio perchè non era esploso come ci si aspettava, e non capisco perchè dovrebbe comportarsi diversamente per Montolivo. Riccardo deve dimostrare di meritare la maglia viola. Proprio in questi giorni, in un interessante intervista comparsa sul Guerin Sportivo, lui dice di voler diventare il capitano di questa squadra. Benissimo, però deve meritarselo, e fino a questo momento non l'ha fatto, assolutamente. Nessuno mette in discussione il suo talento, ma la possibilità che diventi un campione, uno che fa la differenza. Per il momento Montolivo si sta dimostrando un giocatore assolutamente normale, e non è quello che tutti speravanoIn un momento difficile per la squadra, come è quello attuale, un ragazzo con la sua classe, che nessuno discute, dovrebbe ergersi a leader, prendere per mano i compagni, trascinarli. Lui invece è scomparso. Domenica a San Siro, in uno stadio importante, contro una grande squadra, non ha lasciato la minima traccia. Ho un immagine in testa, che non mi è piaciuta per nulla. Contro il Palermo ero al Franchi, e ho visto Montolivo, nel momento decisivo della gara, tirarsi giù i calzettoni e ritirarsi davanti alla difesa. Ma come? Sei il giocatore di maggior talento in mezzo al campo e ti tiri indietro? Ripeto, le dieci gare che mancano alla fine della stagione sono fondamentali per la Fiorentina ma anche e soprattutto per Montolivo. Ha sempre avuto la fiducia di tutti, Prandelli lo ha fatto sempre giocare, non lo ha mai tolto, credo che ora sia arrivato il momento, anche per lui, degli esami. Ad inizio stagione c'era l'attenuante delle Olimpiadi, che ne avevano inficiato la peparazione, ora basta. Anche Giuseppe Rossi ha partecipato ai Giochi Olimpici e mi pare abbia un rendimento un po' diverso rispetto a Montolivo. La società ha il dovere di fare le sue valutazioni, anche davanti ad un talento importante come il centrocampista di Caravaggio, perchè la Fiorentina è una squadra importante, e per starci, da protagonisti, bisogna meritarselo sul campo".