JOAQUIN A FV, CHE EMOZIONE FIORE-JUVE. MI SENTO UN FIORENTINO. AVANTI CON SOUSA
Fonte: Intervista realizzata da Giacomo Iacobellis per "Garrisca al Vento"
Aria tesa in casa Fiorentina. La sconfitta con l’Udinese nel turno infrasettimanale ha complicato non poco la corsa europea di Sousa e i suoi, ancorati al quinto posto e ormai tagliati fuori dalla Champions League. Non certo il miglior stato d’animo per approcciare la “Partita” con la Juventus in programma al “Franchi” fra due giorni. Per ripartire servirà un'impresa, come quel 4-2 del 20 ottobre 2013. Ed è proprio uno dei principali interpreti di quella gara, passata di diritto nella storia gigliata, che Garrisca al Vento ha intervistato in esclusiva: Joaquin, l’autore del gol del sorpasso ai bianconeri, che in estate ha deciso di tornare nella sua Siviglia per chiudere la carriera, ma che - come ammesso ai nostri microfoni - porterà sempre Firenze e i suoi colori nel cuore.
Joaquin, come sta? Come vanno le cose al Betis?
“Sto molto bene grazie. Adesso le cose vanno meglio. L’inizio della stagione non è stato semplice, né per me né per il Betis, ma siamo progressivamente cresciuti. Sono soddisfatto del nostro campionato”.
Segue sempre la Fiorentina?
“Certo. Quando posso la vedo in televisione. Spesso i miei impegni col Betis sono nello stesso orario e non ce la faccio, ma parlo sempre coi miei amici Alonso e Borja Valero. Mi aggiornano sulle sorti dei viola e li ho sentiti contenti”.
Come si è lasciato col club gigliato dopo la bufera dello scorso agosto?
“Non è stato facile scegliere di partire. La decisione è stata solamente mia ed è stata dura convincere i viola a permettermi di andare al Betis. Per fortuna, però, tutto si è risolto nel migliore dei modi”.
Che ricordi ha della storica rimonta con la Juventus di quel 20 ottobre 2013?
“Mi vengono ancora i brividi se ripenso al gol del 3-2. Rimasi davvero colpito dalla carica dei tifosi, che ci spinsero dal 1’ all’ultimo minuto di gara. Già da due-tre giorni prima della partita si respirava grande entusiasmo a Firenze, proprio grazie all’appoggio dei nostri tifosi. Quel giorno, dopo la vittoria, mi sono sentito un fiorentino acquisito. I tifosi viola sono spettacolari, unici. Sono simili a quelli del Betis”.
Che impressione le ha fatto invece la Fiorentina attuale?
“La Fiorentina è l’unica che in Italia gioca il vero fútbol. All’inizio era partita forte, facendo cose straordinarie, ma una stagione è lunga e piena di insidie. E’ complicato mantenersi a livelli così alti per tutto l’anno. I viola però restano in ogni caso un’ottima squadra”.
Che opinione si è fatto di Sousa?
“Sousa mi piace, è un allenatore moderno che lavora molto col pallone. E’ senza dubbio destinato a raggiungere traguardi importanti”.
Nonostante le polemiche delle ultime settimane, crede che la Fiorentina farebbe bene dunque a ripartire da lui anche nella prossima stagione?
“Secondo me sì. Sono sicuro che nel prossimo anno il suo percorso di crescita continuerà e i risultati arriveranno, proprio come all’inizio di questo campionato”.
A gennaio la colonia spagnola della Fiorentina si è arricchita di un nuovo giocatore: Cristian Tello. Può essere lui l’erede in viola di Joaquin?
“Magari. Tello è un giocatore interessante. E’ bravo a puntare l’uomo, è molto veloce e ha ampi margini di miglioramento. Ancora è giovane, ma può diventare un calciatore importante per la Fiorentina.
Quale messaggio vuole mandare infine ai tifosi viola a pochi giorni dalla sfida con la Juventus?
“Ai tifosi viola e ai miei ex compagni dico in bocca al lupo con tutto il cuore. So bene quanto la piazza tenga a questa gara e spero che la Fiorentina possa ripetere l’impresa del 2013, perché battere la Juve ha sempre un sapore speciale. Porterò sempre Firenze e i viola nel mio cuore”.