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KAYODE, LO SCOPRITORE RITORNI A RFV: "MIKE AL TOP. LO VOLEVANO IN GERMANIA: ORA SOGNA IN VIOLA"

di Redazione FV
Fonte: a cura di Andrea Giannattasio

Michael Kayode ha deciso ieri sera la finale dell’Europeo Under-19, che ha visto l’Italia salire sul tetto del Vecchio Continente vent’anni dopo l’ultima volta. Oggi, su Radio FirenzeViola nel corso di “Buongiorno Firenze”, è intervenuto proprio il primo scopritore del giovane viola, colui che l’ha portato a Firenze: Andrea Ritorni, chief scout della VigoGlobalSport presieduta dal noto manager Claudio Vigorelli. Queste le sue parole ai nostri microfoni: “Ho scovato Mike a Gozzano, in Serie D, nel post Covid. Andai a vederlo due volte e nacque subito un amore calcistico. Vidi subito in lui delle potenzialità straordinarie. La Fiorentina, nella fattispecie il direttore Angeloni, ha creduto subito in lui. Passare da una D alla Primavera viola era un bell’impatto ma noi credemmo in questa scommessa. Mike è una grande persona, ha testa e una famiglia squisita e vuole diventare giocatore. Un plauso alla Fiorentina che ha creduto in lui: insieme stanno facendo un gran miglioramento”. 

Vi siete sentiti dopo la finale? 
“Sì, lo abbiamo già fatto sia con la famiglia che con Vigorelli. Mike è al settimo cielo. Ma al di là della gioia per il gol decisivo in finale, lui è un tipo che predilige il gruppo: con lui c’è Amatucci che è a sua volta stracontento. Ora si gode il successo della Nazionale, ma ha fatto un ultimo anno in Primavera 1 al top e un Europeo in generale stratosferico. Poi ci metteremo al tavolino con la Fiorentina per parlare del suo futuro”. 

E quale sarà? 
“Sicuramente la Fiorentina crede molto in lui, a partire da Commisso. Ma anche Pradè, Barone e Angeloni, che l’ha cresciuto. Ora c’è da stabilire il percorso più giusto per lui per farlo crescere calcisticamente e portarlo al top, perché se continua così, Mike sarà protagonista nei grandi palcoscenici del calcio. Un anno fa di questi tempi erano molti i club della Bundesliga che erano pronti a fare offerte importanti sul suo conto”. 

Prosegue: “Mike ha passaporto italiano, è nato qua e, continuo a dirlo, ha alle spalle una famiglia splendida. Se lui è quello che è, lo è anche grazie a dei genitori fantastici. Il successo di ieri sera è di una persona che sente la maglia addosso. In semifinale, per dire, Mike ha preso una grosso ginocchiata sul femore e ha giocato il secondo tempo stringendo tanto i denti. E grazie allo staff della Nazionale è stato recuperato in tempo per la finale”. 

Com'è il rapporto di Michael con Aquilani? 
“Gozzano per lui è stata una manna dal cielo. Bisogna ringraziare mister Soda visto che quell’anno Mike ha fatto 34 gare. Poi ha avuto la fortuna di trovare Aquilani: Mike si è messo a disposizione e il lavoro che Aquilani ci ha fatto sopra ha permesso di costruire tutto ciò. Con Alberto ha un bellissimo rapporto, anche perché dopo il Gozzano, la Fiorentina di Aquilani è stata una bellissima esperienza. Mike è uno che metabolizza le cose in modo eccezionale, il suo percorso al momento è al passo col giocatore che sta diventando”. 

Cosa ne pensa del Viola Park? Inciderà molto sui giovani della Fiorentina? 
“Il Viola Park è un’opera straordinaria per la Fiorentina, ci sono pochi centri sportivi così in Europa. Ad oggi, i ragazzi della Fiorentina erano costretti ad andare a giro. Al Viola Park entri in una dimensione dove l'unica cosa che puoi dire è "grazie" alla società. Penso sia un lusso poter lavorare in un centro sportivo così all'avanguardia”. 


Lo scopritore di Kayode a Radio FirenzeViola