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KUZMANOVIC A RFV: "PUNTO MOLTO SULLA CONFERENCE. BENE CABRAL, MA NON AVETE VISTO IL VERO JOVIC"

di Redazione FV

Zdravko Kuzmanović, ex centrocampista tra le altre di Fiorentina ed Inter, commenta a Radio FirenzeViola il successo della squadra di Italiano contro i nerazzurri, nel corso di "Viola Weekend".

Cosa ne pensa della vittoria sull’Inter? 
“Se mi avessi chiesto prima della gara un giudizio, ti avrei detto che sarebbe stata dura battere l’Inter a San Siro. Ma vedo un buon momento nella Fiorentina, sta facendo bene anche in Europa, non è la prima volta che batte una big e parliamo comunque di una grande squadra”. 

Cosa è scattato nella squadra? 
“Per un giocatore, quando un allenatore ti fa fiducia, va sempre meglio. Adesso Italiano fa bene, dà fiducia a tutti e infatti fanno tutti bene, sia dal primo minuto che dalla panchina. Sentire la fiducia del mister è importante e si vede ora in campo, con questo ambiente a Firenze possono arrivare grandi risultati, sono contento per loro”. 

La Fiorentina può vincere una coppa quest’anno? 
“Punto molto sulla vittoria della Conference. Penso che in questo momento, vendendo come giocano, possano arrivare in finale. Vedendo le squadre rimaste direi che anche in Coppa Italia possono farcela, ma punto molto sulla Conference. Possono battere tutte, spero vivamente che vadano fino in fondo”. 

C'è un elemento che l’ha impressionata particolarmente? 
“In generale sono tutti giocatori di qualità. Quando è arrivato Cabral ho sempre aspettato tanto da lui. Ho fatto un anno con lui a Basilea e mi rendo conto della sua forza fisica. Può segnare sempre, ci ha messo molto per adattarsi e non so perché. A lui serve molta fiducia, in un buon ambiente, ora sta andando meglio ed è un altro giocatore”. 

Come giudica la stagione di Jovic? 
“All’Eintracht era un giocatore vero, a Firenze non l’avete ancora visto. Gli manca continuità e mole di gioco, ha grandi possibilità e peccato che in campo non riesca ad esprimersi. Se arriva a giocare come all’Eintracht può aiutare molto la squadra. Oggi purtroppo bisogna saper attendere, il calcio è molto più veloce e si gioca tanto. Lui è arrivato a costare 50 milioni, arriva dal Real Madrid e deve dimostrare che è meglio di altri. Ora però non lo sta dimostrando”. 

Forse gioca meglio da seconda punta? 
“Può darsi. Non è un 10, ma a lui in questo momento manca fiducia. Ogni tanto segna ma è troppo poco per uno come lui. Lo conosco, ora che in campionato rimane poco spero possa dare qualcosa in più per la Conference. Adesso però gioca Arthur ed è giusto così”. 

Un parere su Milenkovic e Terzic? 
“Milenkovic in forma è un buon difensore. Ha già dimostrato a Firenze che può dare tanto, deve solo stare in forma. Terzic, se devo essere onesto, non lo conosco ancora bene. Ma spero che possa far bene. Non so se può essere un titolare ma per ora non ha fatto male”. 

Cosa manca all’Inter ora? 
“Se guardiamo tutta l’Inter, penso abbia una rosa per vincere il campionato, non da quarto posto. Ma in campionato sta andando male, perdono troppi punti in gare che non si devono perdere. Ma in Champions stanno facendo benissimo e credo possano passare col Benfica. Per me possono arrivare in finale, ma in Serie A non possono non arrivare nelle prime quattro. Comunque è normale, perché quando fai una squadra per vincere il campionato e non ci riesci ti innervosisci. Adesso comunque la classifica dice troppo poco per l’Inter”. 

Questa squadra può arrivare in Champions? 
“Sì, io ho avuto la fortuna di fare la Champions a Firenze. È bellissimo, i ragazzi devono crederci e sono a 8 punti, se vedono l’opportunità di entrare in Champions devono spingere al massimo. In Champions ricordo l’ambiente, i tifosi erano impressionanti. Abbiamo fatto anche la semifinale di Coppa Uefa con i Rangers, gli ottavi di Champions contro il Bayern: spero la società torni in certi palcoscenici perché sono favolosi. Se quest’anno vincono la Conference i ragazzi verranno ricordati per sempre. I tifosi ora sono vicini alla squadra e la classifica è di nuovo buona, bisogna continuare così. Anche perché tra Conference ed Europa League non cambia, le coppe sono tutte importanti, basta vedere cosa è successo a Roma l’anno scorso”. 

Tornerà a Firenze un giorno? 
“Da allenatore no, ma sto seguendo tante partite e ora voglio venire a Firenze. Seguo spesso le squadre in cui ho giocato. Una volta voglio arrivare ad aiutare le società, mi piacerebbe lavorarci ma non da allenatore. Vedo tanti buoni talenti e ora sto bene, vedo il calcio in maniera diversa rispetto a quando giocavo”. 


Zdravko Kuzmanovic a Radio FirenzeViola