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LA VOCE DEI MISTER A FV, VIOLA SCARICA: SCOSSA DI SOUSA O...

di Dimitri Conti

È una Fiorentina che non gira, in questo momento. Poco gioco, ancora meno velocità, ed i gol faticano maledettamente ad arrivare. E ora Paulo Sousa, l'allenatore e comandante di questa squadra, è finito nel mirino. Per approfondire la questione, FirenzeViola.it ha raccolto in esclusiva il parere di tre autorevoli ex allenatori.

Aldo Agroppi: "Fiorentina? Preferisco la bistecca. È triste vedere una squadra così incompleta. Non ci sono attaccanti decisivi che riescano a fare gol. Se davanti non hai chi la butta dentro fai poca strada: gli allenatori fanno parte del gioco, non sono fondamentali. Non vanno oltre il 20% nell'incidere sulle sorti della squadra. Sono i calciatori che fanno grandi gli allenatori, e non viceversa. Ci sono allenatori bravi e altri meno bravi, Sousa non lo giudico in quanto non l'ho visto a lavoro. Una cosa è certa: gli allenatori hanno soltanto i risultati positivi come alleati. E l'esonero fa parte di questa professione. Poi, più in generale, penso che i tecnici stranieri debbano restare dove sono, e non venire in Italia".

Luigi De Canio: "In questo momento non c'è soddisfazione, e l'allenatore è il primo ad accorgersi di queste difficoltà nell'esprimere le potenzialità che si hanno, specialmente se messo in relazione a quanto è stato fatto l'anno scorso. Sarà lui in primis a provare un senso di frustrazione, ma certamente sta sperando in una seconda parte che sia all'altezza. Non credo che abbia staccato la spina: un allenatore non può avere ciò nelle sue corde, a meno che non abbia già deciso di andare via. Ma penso che sia rimasto con grandi stimoli".

Eugenio Fascetti: "Io vedo un appiattimento totale. L'entusiasmo è a zero, e mi sembra che l'ambiente sia in punto di morte. È vero che c'è da recuperare una partita, ma con il Genoa non sarà assolutamente facile. Questa Fiorentina proprio non mi piace, è una questione di problemi sia mentali che fisici, e stanno proseguendo sulla scia del brutto finale della scorsa stagione. La colpa però va divisa. Sul numero degli attaccanti dico che io ho sempre giocato a due, se non tre punte. Un solo attaccante, se poi gli si fa fare anche il lavoro di pressing, è troppo poco. Ma di certo la cosa peggiore è l'apatia che questa squadra sta mostrando".