LIROLA A FV, SPERO DI TORNARE PRESTO IN CAMPO. L'EUROPEO? NON C'ERANO ALTERNATIVE
Quella con Pol Lirola è l'occasione per affrontare i temi della stretta attualità attraverso le domande delle redazioni di Firenzeviola.it e Fiorentina.it, a cominciare dalla naturale preoccupazione per quanto sta avvenendo in tutto il mondo a seguito della diffusione del Coronavirus.
Iachini come e quanto si sta tenendo in contatto con la squadra in questi giorni? Che indicazioni vi ha dato con il suo staff per il lavoro a casa? "Ci hanno mandato un protocollo di allenamento. L’obiettivo è quello di farci trovare pronti quando riprenderemo ad allenarci. Purtroppo non è facile doversi allenare senza pallone e senza compagni, ma per adesso è giusto adattarsi alla situazione e pensare a seguire le indicazioni dei nostri preparatori".
Campionato finito o sarebbe disposto anche a giocare d'estate per finire? "Onestamente non ci sto ancora pensando. Ogni giorno leggo di nuove proposte o delle varie possibilità relative alla data in cui ripartire, ma penso che l’unica cosa che si possa fare in questo momento è aspettare e vedere quando la situazione generale migliorerà. Solo allora potremo capirci qualcosa di più".
Cosa ne pensa della proposta del taglio dello stipendio per i giocatori? "Anche su questo siamo tutti in attesa. Sappiamo che ci saranno degli incontri tra l’associazione calciatori e le istituzioni del calcio. Siamo consapevoli che questo blocco sta creando numerosi problemi a tanti club, prenderemo una decisione tutti assieme e faremo ciò che è meglio per tutti".
E di una sessione lunga di mercato luglio-dicembre? "Sicuramente sarebbe una cosa strana, ma se al momento non sappiamo quando e se ripartiremo diventa difficile dare un giudizio. Quella che stiamo vivendo è una situazione del tutto nuova, purtroppo sarà necessario, anche quando la supereremo, adattarci alle conseguenze".
E' preoccupato per la sua famiglia a Barcellona? Come stanno? "Purtroppo, stare lontano dalla famiglia, soprattutto in questo momento, è veramente difficile. Stanno bene, ma è normale che non si possa vivere con serenità questa cosa".
La Spagna ha sottovalutato l’emergenza? "Non sta a me giudicare. Come in Italia ci sono tantissimi esperti, medici e studiosi che stanno monitorando la situazione. E’ molto difficile ragionare con il senno di poi, probabilmente credo che nessuno, in tutto al mondo, solo qualche mese fa, si sarebbe mai potuto aspettare uno scenario come quello che stiamo vivendo".
Pensando un attimo al futuro: come ha preso la notizia del rinvio dell’Europeo? Speri magari di poter rientrare nel gruppo che prenderà parte alla competizione? "Penso che non c’erano davvero alternative. Il blocco dei campionati ha condizionato e condizionerà il calcio per tanto tempo. Il sogno di ogni calciatore è quello di poter giocare per la propria Nazionale, a maggior ragione in competizioni così importanti. Io ho avuto la fortuna di rappresentare il mio paese con la maglia dell’Under 21 e naturalmente sogno di fare il passo successivo. Chiaramente adesso non è questa la cosa più importante, speriamo che passi presto questo periodo e che si possa tornare presto a giocare, intanto però…restiamo a casa!".
Visto che quest' anno non era stato possibile acquistarsi al fantacalcio se la sente di candidarsi per il prossimo anno? "Preferisco non rispondere a questa domanda, non voglio proprio dare un vantaggio ai miei avversari al fantacalcio (Ride)!!!".