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LIVERANI A RFV: "VIOLA, OBIETTIVO E. LEAGUE. ITALIANO? LA CONTINUITÀ RIMANE IL SUO GRANDE CRUCCIO"

di Ludovico Mauro

Il giorno dopo Fiorentina-Lecce, per commentare l'avvio di campionato della squadra di Italiano e i principali temi dell'attualità viola, Radio FirenzeViola ha contattato in esclusiva Fabio Liverani, ex calciatore gigliato nonché attuale allenatore, in attesa di una chiamata.

Come giudica il mercato della Fiorentina e la squadra viola in generale? 
“Questa proprietà ha dato un segnale importante, di miglioramento della squadra. Per il secondo anno di fila è in Europa, cercando di dare continuità ad un progetto di grande forza economica, di una proprietà che con sforzi personali riesce a mantenere la squadra tra le prime sette. Il mercato è andato in questa direzione, è evidente che avere avuto la forza di tenere un giocatore come Gonzalez sia un grande segnale della società. La squadra ha un’identità, gioca a calcio e si rivede nell’allenatore. Credo che la crescita possa esserci, ma l’obiettivo deve essere il mantenimento della stagione passata, rimanendo competitivi su più fronti”. 

Quindi come si spiega questo calo nelle ultime due partite? 
“È un po’ il più grande cruccio dell’allenatore: riuscire a dare una continuità di gioco, che c’è quasi sempre, e di risultati. Penso che questa sia la ricerca più importante che sta facendo Italiano, ad agosto ci può stare qualche momento di tensione in cui si cala. Giovedì la Fiorentina avrà tutta la qualità e il tempo per invertire il risultato dell’andata, per poi piano piano programmare il recupero di tutti i giocatori e andare ad attingere da tutta la rosa”.  

Da regista qual era in campo, pensa che Arthur sia nel posto giusto per rilanciarsi? 
“Ce lo vedo a Firenze, perché c’è una struttura di calcio che può mettere in evidenza le sue qualità. Ha determinate caratteristiche, va messo in condizione di potersi esaltare e mettere le sue doti al servizio dei compagni. Ma l’idea di calcio della Fiorentina gli calza a pennello”. 

Vede la Fiorentina pronta per fare un salto in avanti in classifica, puntando all’Europa League? 
“Non è semplice, ci sono squadre che possono creargli difficoltà. Ma lo step in avanti rispetto all’ultimo biennio è quello di entrare in Europa League. Ciò non significa che sia semplice, ma è l’obiettivo di tutti. Dopo due anni di Conference, l’importante è restare in Europa, magari entrando da una porta più importante”.