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LO MONACO A RFV: "AMRABAT ANDAVA CEDUTO SUBITO. JOVIC? ACCORDO NATO STORTO"

di Redazione FV

La settimana della Fiorentina si divide tra l'attesa per il ritorno di domani contro il Rapid e quella per la fine del mercato. Per parlare delle ultime ore di trattative (gong fissato per le 20 del primo settembre), a Radio FirenzeViola è intervenuto Pietro Lo Monaco, direttore sportivo e decano del calciomercato. Lo Monaco ha parlato innanzitutto del caso Amrabat "Il ferro si batte quando è caldo. Dopo le prestazioni di Amrabat al Mondiale era quello il momento di concretizzare la sua cessione. Chiaro che più il tempo passa e più c'è la possibilità che la Fiorentina venga presa per la gola. Uno come Amrabat non può rimanere fermo, dopo tutte le voci che ci sono state. Non è una bella cosa. Poi sulle richieste che sta facendo la società per lui, dico che per i prezzi che abbiamo visto in questa estate 25 milioni per Amrabat non mi sembra una cifra assurda".

E sul valore del calciatore:  "Amrabat è un adattato in mezzo al campo, si è trasformato per giocare in quella posizione. A Verona giocava in coppia con Veloso che era il coordinatore di gioco. A Firenze invece ha fatto anche il "ruolo" di Veloso, per lui non è ideale fare anche questo compito. Adesso la Fiorentina sta puntando su un giocatore come Arthur, che non ha le prestazioni atletiche simili ad Amrabat ma in fase di costruzione ha qualcosina in più.  Sicuramente Amrabat è un giocatore che può essere importante ma per alcuni tipi di squadra, ad esempio alla Lazio lo vedrei bene. Non riesco però a capire come si sia fatta terra bruciata in questo modo attorno al calciatore. Nonostante tutto io credo che, magari sul fotofinish, si troverà una soluzione. Poi c'è da considerare anche il mercato arabo che rimane aperto fino al 20 settembre".

E sulla possibile cessione di Lucas Martinez Quarta e Luka Jovic: "Lo dissi al momento del suo acquisto da parte della Fiorentina, Quarta è un discreto giocatore, ma non mi è mai sembrato eccezionale. La cessione di Jovic? Difficilissimo rispondere. Ha sempre ciccato il salto di carriera, perché ha le caratteristiche di un ottimo calciatore. Secondo me a Firenze ha fatto il suo tempo e deve trovare una collocazione, lui come Kokorin. Le loro cessioni non sono però assolutamente facili perché sono operazioni nate storte".

Sull'attacco formato dai viola: "Beltran non è per adesso una punta centrale. Per caratteristica e trascorsi in argentina è una mezzapunta, un trequarti. Non a caso la Fiorentina ha preso Nzola. Beltran dovrebbe giocare subito dietro a Nzola e penso che finirà così. Il problema si crea poi a centrocampo, dove serve una mediana fisica".

Infine, Lo Monaco ha ricordato di quando fu vicino ad accettare la proposta della Fiorentina: "Sono stato vicino ai viola per ben due volte. La prima nel 2012, quando volevo prendermi un anno sabbatico e mi contattò l'allora presidente Cognigni. Poi la seconda fu quando eravamo in due candidati per un posto in dirigenza, io ed il mio amico Pantaleo (ndr: Corvino), poi scelerso lui, che tornò a Firenze".


Pietro Lo Monaco a Radio Firenze Viola