LO SFOGO DI COMMISSO, GLI OPINIONISTI DI FV: "BRAVO ROCCO. MA QUAL ERA L'OBIETTIVO DEI TIFOSI?"
Alla luce della nota che il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha affidato al sito ufficiale del club a proposito dei fatti che hanno riguardato i tifosi viola giovedì, in occasione della sfida di Conference League a San Gallo (LEGGI QUI), Firenzeviola.it ha chiesto un parere sulla presa di posizione del patron ai suoi opinionisti. Ecco, nel dettaglio, la valutazione che viene fatta delle parole di Commisso dalle nostre prime firme:
Mario Tenerani: “Leggo nell'intervento del presidente Commisso un richiamo da buon padre di famiglia a tutta la comunità viola. Nessun monito, ma solo un appello accorato. Mentre da altre parti scorgo un tentativo inaccettabile di demonizzare la Curva Fiesole, unica rispetto ad altre realtà, quando i problemi del tifo risiedono in città diverse, con un indice di gravità altissimo, imparagonabile a qualche fumogeno finito in campo (e non addosso ad altre persone). Senza dimenticare il trattamento riservato ai tifosi della Fiorentina in alcune trasferte europee, purtroppo anche da parte delle autorità locali come riportato dai fatti di cronaca”.
Angelo Giorgetti: “Mi fa piacere che il presidente Commisso abbia preso una posizione forte e netta dopo le scene indegne e autolesioniste viste a Gallo. La storia ci insegna che questi comportamenti ingiustificabili e inspiegabili da parte degli ultras - avevo amici in curva in Svizzera e mi hanno raccontato le dure risposte ricevute da chi gettava i fumogeni, nonostante il rischio di 0-3 a tavolino - hanno sempre avuto un obiettivo, o comunque sono stati portatori di messaggi rivolti a qualcuno. Alla società? Ha fatto bene Commisso a mettere nel mirino i ‘pochi’ che rischiano di danneggiare molti. E sono d’accordo con lui: che non si ripeta più e i responsabili vengano individuati, anche perché la Fiorentina è stata multata per tutte (o quasi) le trasferte di Conference”.
Alberto Polverosi: “Il comunicato di Rocco Commisso è forse il miglior intervento da quando è proprietario della Fiorentina. A San Gallo c’erano oltre mille tifosi viola, gli “irresponsabili”, come li definisce il presidente, erano un decimo, forse meno. Ma questo basta per danneggiare l’immagine di un club che in Europa si è distinto per risultati e soprattutto correttezza”.
Stefano Prizio: “A seguito dei già molto discussi e forieri di polemiche fatti accaduti in Svizzera - dove dal curvino dei tifosi viola si è verificato un lungo, e reiterato, lancio di fumogeni che oltre alla pessima figura in tv ha fatto rischiare al club viola persino la sconfitta a tavolino in una gara che invece la Fiorentina ha vinto sul campo del San Gallo - il patron viola Commisso ha diffuso oggi una nota del club in cui partendo dalla bellezza ed unicità della città ha giudicato indegno il comportamento sopra le righe di una parte della tifoseria. La presa di posizione del club viola è sacrosanta, ma anche coraggiosa. Poiché è retorica tradizione del calcio italiano che le tifoserie non vengano ‘rimproverate’ per i loro comportamenti che alcuni tifosi ritengono persino loro diritto tenere, con tutta la dozzinale enfasi dell’old style che ricorda come in passato le tifoserie compissero negli stadi ben altro che un lancio di fumogeni e rimpiange tali bigi tempi. E tutto ciò si rimembra pure menandone vanto. Ebbene, non sembra proprio questo il modo in cui l’americano Commisso intende il modo corretto e appassionato di fruire del calcio dal vivo. Non lo pensa e non l’ha mandato a dire, come in stile col vulcanico personaggio, infatti il comunicato non è ipocrita e non lascia spazio a fraintendimento: ‘Per la responsabilità di alcuni - dice il patron - finiscono per pagare tutti’. Infine il laconico monito: ‘Che non si ripeta!’. Ipse dixit”.