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LO ZIO DI LAURINI A FV, GUBBIO TIFA PER "VINCENZO". LA SUA STORIA...

di Andrea Giannattasio

Vincent Laurini si sta godendo le prime soddisfazioni e rivincite in maglia viola e tra i suoi tifosi più grandi ci sono i parenti di Gubbio, anzi di Cipolleto, dove vivono tuttora la bisnonna e gli zii e dove per tutti Vincent è Vincenzo: "Suo nonno Aleandro e la nonna, mia sorella Anna, sono cresciuti in Umbria ma dopo la seconda guerra mondiale si sono trasferiti in Francia, a Guenange, ai confini con il Lussemburgo" racconta in esclusiva a Firenzeviola.it lo zio Renato Meniconi che ha avuto un ruolo importante nel ritorno in Italia del terzino viola.

Come e perché Vincent è tornato in Italia? "Vincenzo, come lo chiamiamo tutti, ha sempre sognato di tornare a giocare in Italia tanto da lasciare il Sedan, squadra dove è cresciuto nel settore giovanile, a parametro zero nel 2008, lo accompagnai io a fare un provino con il Gubbio e in quel periodo ha vissuto da noi, ma non fu più chiamato dopo le amichevoli estive. Lo notò invece il Fossombrone, squadra delle vicine Marche, che lo tesserò per due stagioni. Tra l'altro proprietario del Fossombrone a quei tempi era Bikkembergs, già conosciuto da Vincent perché da ragazzino aveva posato per lui ad una sfilata di scarpe".

Vincent, o Vincenzo, ha mantenuto il legame con Gubbio? "Certo, da ragazzo tornava sempre a Cipolleto, vicino Gubbio. Ed è tornato anche alcuni mesi fa quando la sua bisnonna, che poi è mia madre, ha compiuto 100 anni. Noi siamo molto contenti che ora lui giochi a Firenze e da Gubbio lo seguiamo sempre, collezionando anche tutti gli articoli che lo riguardano". 
(Si ringrazia croancaeugubina.it per le foto della famiglia Meniconi-Laurini, lo zio Roberto e il giocatore alla festa della bisnonna e con la nonna)