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LUCCHESI A FV, DENTRO O FUORI FIRENZE, STADIO FONDAMENTALE. SU CHIESA E GOTZE VI DICO...

di Dimitri Conti

Lo stadio, Firenze sì Firenze no, il futuro di Commisso, quello economico e legato al mercato. Nei giorni in cui la Fiorentina, al pari delle altre squadre, attende di avere l'ufficialità delle date della ripresa in Serie A, sono questi i principali temi all'ordine del giorno, ad animare il dibattito del popolo viola. Per avere qualche risposta e delucidazione, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva l'ex direttore generale gigliato Fabrizio Lucchesi.

Lucchesi, quanto è importante avere un nuovo stadio?
"Nel calcio di oggi, affinché l'azienda sia sostenibile, e dia la dimensione che una piazza come Firenze merita, è fondamentale lo stadio, perché fornisce fonti alternative di ricavo in tempi in cui non ci sono più le grandi famiglie proprietarie. A livello nazionale c'è una diatriba sul mantenere o meno impianti storici, anche se questi portano ormai poco, anche se sembra che dal Governo vogliano abbassare un po' l'asticella".

Sulla collocazione, dentro o fuori il Comune di Firenze, come si pone?
"Farlo al di là o al di qua dall'Arno non cambia molto. Sarebbe meglio a Firenze, certo, ma perché non farlo un po' fuori? Fosse un contesto diverso, vedi New York, d'accordo, ma così non è un problema: i comuni limitrofi fanno parte del territorio fiorentino. L'importante è che lo facciano, senza troppe chiacchiere. In questo Commisso mi sembra determinato".

L'indiscrezione per cui sarebbe disposto a lasciare come la giudica?
"La leggo come una provocazione. Giusta. Servono modelli nuovi di business, non credo proprio che nel breve-medio periodo voglia andarsene, ma non mi ci cullerei troppo su questa cosa. Pensate che i Della Valle, tra le famiglie più importanti d'Italia, si sono stancati di mettere soldi a perdere... Un conto è aiutare lo sviluppo, un altro è sostenerlo. Servono stadi moderni, con attività economiche e commerciali collegate".

A proposito di sostenibilità: il prossimo calciomercato sarà davvero a prevalenza scambi? E la Fiorentina che ha già investito tanto in vista dell'estate, cosa farà?
"Quando ci sono certe contrazioni, il mercato ne risente. Certo che 100 milioni a Firenze hanno un peso diverso rispetto a un Real Madrid o a una Juventus, però qualche investimento me lo aspetto comunque. Credo che, al di là degli scambi, avremo chi spenderà. In fondo già non aver venduto Chiesa l'estate scorsa è un po' come aver messo 50 milioni sul piatto, e oggi la Fiorentina la vedo a metà del guado: bagnarsi per bagnarsi, a questo punto è meglio provare ad andare avanti".

Ha nominato Chiesa: cosa si attende dal suo futuro?
"Giusto valorizzarlo come stanno facendo, dicendo sempre che non lo vendono: sono convinto però che se arriva un'offerta ad accontentare tutti possa partire. Vero che oggi prenderesti meno rispetto a un anno fa, ma lo stesso vale per eventuali nuovi acquisti. Costano meno. Se trovano la soluzione giusta secondo me se ne andrà, o meglio sarebbe la fine più normale".

In conclusione, Lucchesi prenderebbe Gotze?
"Senza dubbio è un buon giocatore però deve esserci una logica tecnico-tattica dietro un acquisto. Questo lo possono sapere solamente i dirigenti della Fiorentina".