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LUCCHESI A FV, DIFRA? SU DI LUI ALTRI CLUB. CHIESA ANDRÀ VIA

di Redazione FV

Fabrizio Lucchesi, ex dirigente della Fiorentina, conosce perfettamente Eusebio Di Francesco, il nome più caldo accostato alla panchina viola, da lui preso nell'Empoli quando era calciatore e poi a Pescara, nel ruolo invece di allenatore. Per approfondire i temi legati alla sua figura, e non soltanto, è intervenuto in diretta a Garrisca al Vento!, trasmissione realizzata e curata da FirenzeViola.it che va in onda ogni giovedì su MC Sport. "La mia è una storia bella con Di Francesco, ho avuto modo di vederlo nelle varie fasi della sua carriera el'ho visto  crescere e formarsi. E' un uomo con grandi qualità".

Come l'aveva trovato da giocatore ad Empoli e poi da allenatore a Pescara? "Ad Empoli arrivò in prova a 15 anni con un mediatore e a noi piacque subito. Allora era in cantiere quel laboratorio che ha portato tanti frutti, arrivò con Nicola Caccia e loro due furono i primi due giovani di fuori regione, che dormivano con le famiglie senza figli di Empoli, come usava allora. Lo ritrovai a Roma da calciatore poi ancora a Pescara dove era allenatore delle giovanili. Lo misi in prima squadra durante la stagione chiedendogli al telefono se era pronto e lui mi rispose "Sono nato pronto!" e così lo lanciai. Lui ha il merito di aver messo per primo Verratti play ma aveva paura a lanciarlo in quel ruolo perché mi diceva "Poi tu mi cacci se perdiamo". E in effetti qualche partita l'abbiamo persa ma Verratti è diventato un top player in quel ruolo".

Dopo la Roma per lui Firenze sarebbe un passo indietro? "No, ma è un progetto diverso. A Roma ti chiedono tutto e subito e ci sono stati errori di programmazione, pagati sia da Monchi che da lui. Per la Fiorentina è pronto, ma su Di Francesco, mi risulta, ci sono altri club. A Firenze rispetto alla Roma ci sarebbe un progetto di crescita anche se per blasone è una piazza comunque importante e non è facile lavorare lì, vista la mia esperienza".

Un giudizio su Pioli? "Positivo, ha fatto un ottimo lavoro considerando le premesse. Se pensiamo alla Fiorentina che aveva Toni e investiva 50 milioni per i primi tre posti, non c'è più. E' stato detto che c'è autofinanziamento perciò Corvino deve vendere i giocatori per finanziare la nuova stagione e l'allenatore si trova sempre una squadra nuova e fatta di giovani. Per questo Pioli secondo me in questi due anni ha fatto bene e ha saputo valorizzare alcuni giocatori".

Chiesa partirà? "Penso proprio di sì, in Italia se lo giocheranno Jueve ed Inter. Se la Fiorentina dice non lo cedo è per alzare il prezzo ma in questa politica fa bene a cederlo e Chiesa a cercare un'altra dimensione adatta a lui. Prezzo? Lo fa il mercato ma tra gli italiani è il più pronto e sarà il più pagato".