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LUCCHESI A FV, Non sarà facile cedere Pazzini

di Gianluca Losco

L'anno solare è finito e per la Fiorentina non poteva andare meglio: vittoria a Genova (mancava da 19 anni), terzo successo consecutivo in trasferta dopo Torino e Bucarest e quarto posto raggiunto scavalcando il Napoli. Adesso c'è un lungo periodo di riposo, per i giocatori, un po' meno lungo per dirigenti e direttori sportivi. Il campionato ricomincia l'11 gennaio, ma il mercato apre i battenti quattro giorni prima; almeno ufficialmente, perché è chiaro che gli accordi possono essere presi anche prima e la Fiorentina sembra già avere le idee chiare su come muoversi.
Per parlare di strategie di mercato, di movimenti in entrata e uscita, Firenzeviola.it si è rivolta ad un d.s. di caratura nazionale e di grande esperienza (nonchè di un passato viola) come Fabrizio Lucchesi.

Cominciamo dal mercato in entrata: la Fiorentina ha detto che non farà operazioni in questo senso; bisogna crederci o è solo una manovra di depistaggio?
"Questo lo sanno loro. I segnali sono quelli della riduzione della rosa, mantenendo la qualità e mandando a giocare coloro che non trovano spazio. E' chiaro che se capita l'opportunita di prendere qualche giocatore di talento, la Fiorentina è sempre veloce a muoversi. Come approccio generale faranno come ho detto, alcuni andranno via e allegerirranno la rosa".

Anche se la Fiorentina ha appunto detto che non farà operazioni in entrata, circolano comunque voci, molte delle quali legate ancora una volta a giovani di prospettiva. Fanno bene i viola a continuare per questa strada o, come ha insegnato la Champions, sarebbe meglio optare per giocatori di esperienza?
"Penso che loro hanno una linea politica che li ha appagati, non vedo perchè dovrebbero cambiarla; è un mix vincente fra gioocatori d'esperienza e giovani".

Per quanto riguarda il mercato in uscita, secondo il rapporto qualità-prezzo, chi è più facile da piazzare fra Storari, Avramov, Semioli, Papa Waigo, Osvaldo e Pazzini?
"Il più facile è anche il più difficile ed è Pazzini. Facile perché è il giocatore più pronto, e di conseguenza attira le attenzioni di molte società; difficile perchè, proprio per via delle sue qualità, la Fiorentina stabilirà un prezzo alto".

Per quanto riguarda il portiere, Corvino ha detto che uno fra Storari e Avramov andrà via per fare posto al primavera Seculin: Storari, dalla grande esperienza, ha sicuramente più mercato, ma a oggi sembra Avramov il più voglioso di lasciare Firenze...
"Questo è un equilibrio interno che la Fiorentina gestisce sempre bene. Penso che Storari e Avramov abbiano mercati diversi. Uno è maturo e uno è un ragazzo giovane e di buone qualità. Le eventuali società di destinazioni hanno, quindi, profili diversi. In questo momento c'è nell'aria l'idea che qualche portiere possa andare via e secondo me la Fiorentina non avrà problemi a piazzare uno dei due".

Corvino ha detto che non vuole svendere i giocatori: ma è possibile farsi pagare il prezzo stabilito per giocatori che hanno visto pochissimo il campo quest'anno?
"Il prezzo è un rapporto fra domanda e offerta; quando in mano c'è la qualità, quando si vende si è più duri sul prezzo, perchè c'è un valore effettivo. E' un momento di concentrazione del mercato e realizzare delle compravendite, soprattutto a gennaio, non è facile".

E' vero che attualmente, a meno di pagare cifre esorbitanti, non è facile trovare difensori migliori di Gamberini e Dainelli?
"In effetti anche a livello europeo c'è carenza di difensori, non è facile trovare giocatori in questo ruolo e i grandi clubs per i loro difensori chiedono cifre importanti. Se vuoi migliorare, devi trovare calciatori migliori dei tuoi, ma spesso quando si ha troppa brama di cambiare qualcosa si peggiora solo le cose".

Qual è il modo migliore per respingere i continui corteggiamenti di grandi società verso giocatori che stanno diventando fondamentali nella Fiorentina, come Kuzmanovic e Felipe Melo?
"Il modo migliore è quello che la Fiorentina sta già facendo, cioè quello di dire che hanno un certo tipo di progetto e che certi giocatori sono considerati incedibili; la Fiorentina poi non ha un bisogno impellente di fare cassa, di trovare soldi. E' un progetto, questo, che è difeso bene dai viola: i giocatori bravi vanno tenuti".

Pazzini sembra avere molto più mercato di Osvaldo, anche se le richieste economiche per i due giocatori sono differenti; c'è la reale possibilità che Pazzini vada a una squadra italiana, come desiderato dal giocatore, al prezzo richiesto dalla Fiorentina? Se avesse già qualche ammiratore, non sarebbe più facile vendere Osvaldo, che costa di meno e ha meno pretese?
"Sono due giocatori che hanno attese diverse, probabilmente chi vuole Pazzini non ha interesse per Osvaldo. Pazzini in questo momento è più pronto di Osvaldo, è un giocatore più ambito. Il prezzo è funzionale al livello di prontezza del calciatore, e a gennaio il giocatore deve essere subito in grado si risollevare la squadra di destinazione dai suoi problemi; quindi Pazzini potrebbe avere un impatto migliore".