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LULÙ OLIVEIRA A FV, BABA UN FENOMENO. VINCERE A FIRENZE...

di Giacomo Iacobellis

Roma-Fiorentina parte V, ormai ci siamo. Stasera alle 19:00 i viola affronteranno i giallorossi per la quinta volta in questa stagione, la terza all’“Olimpico”, determinati a conquistare il pass per i quarti di finale di Europa League dopo il beffardo 1-1 della gara d’andata di giovedì scorso. Posta in palio altissima, ulteriore potenziale step in avanti verso il primo trofeo dell’era Della Valle. Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva chi con la maglia gigliata cucita addosso ad alzare una Coppa (Supercoppa italiana nel 1996) ci è riuscito eccome: l’ex attaccante Luís Airton Oliveira Barroso, meglio conosciuto come Lulù Oliveira.

Oliveira, quale squadra vede favorita per il passaggio del turno in Europa League?
“Ancora tutto può succedere, Roma e Fiorentina hanno il 50% di possibilità di andare avanti. I viola giocano un gran calcio e non smettono mai di credere nel risultato, lo abbiamo visto bene nella partita di lunedì contro il Milan. Allo stesso tempo però, li ho visti anche uscire umiliati dal match con la Lazio senza mostrare neanche un briciolo di carattere. La compagine di Montella, in pratica, ha due facce, ma stasera dovrà tirare fuori quella cattiva e vincente se vorrà competere ancora per quest’obiettivo stagionale. Non è mai facile giocare all’Olimpico e la Roma sarà sicuramente arrabbiata e molto carica”.

Contro i giallorossi dovrebbe scendere in campo Babacar: da ex attaccante cosa pensa del senegalese?
“Per me è Babacar è un fenomeno. E’ giovane, potente, forte fisicamente, bravo di testa e vanta un’ottima tecnica. Gioca poco, ma quando viene chiamato in causa difficilmente sbaglia. Non deve perdere le sue qualità, non deve demoralizzarsi se non parte sempre tra i titolari. Ha un allenatore di primo livello come Vincenzo Montella, che in passato è stato un grandissimo centravanti e può aiutarlo molto nel suo processo di crescita. Se davvero vuole fare il calciatore, allora mantenga i piedi per terra e faccia esclusivamente quello che gli chiede il mister, a partire da stasera…”

In panchina dovrebbe esserci anche Gomez, seppur non al top della condizione dopo l’ennesimo infortunio: cosa pensa invece del panzer?
“Gomez mi piace tantissimo, anche se a Firenze non abbiamo ancora visto quello vero. Non ha segnato molto in quest’anno e mezzo, ma è un giocatore costantemente pericoloso in area di rigore. Stare fuori o non riuscire a fare gol è davvero difficile per un attaccante. Mi ricordo che quando ero alla Fiorentina, mi capitò di rimanere a secco per 6 giornate e non riuscivo neanche a dormire la notte. Poi finalmente mi sbloccai e non mi fermai più. Sono convinto che a Gomez, una volta rientrato, succederà lo stesso”.

L’uomo del momento sembra essere invece Mohamed Salah: quanto ha guadagnato la Fiorentina col suo arrivo?
“L’avevo già visto giocare nel Chelsea e conoscevo bene le sue qualità. A Firenze ha già conquistato tutti, soprattutto per la doppietta alla Juve, un’impresa che passerà senza dubbio alla storia. Il suo exploit dimostra che a volte sono le motivazioni a fare la differenza. Speriamo che continui così a lungo. In ogni caso, i gigliati hanno preso un autentico campione”.

Cosa si prova a vincere qualcosa a Firenze? Secondo lei questo può essere l’anno giusto per la Fiorentina firmata Della Valle?
“Alzare un trofeo a Firenze è una cosa indimenticabile perché non capita tutti i giorni. Non mi scorderò mai le emozioni provate nel 1996. Con la città e i tifosi si creò un legame davvero fortissimo. Mi vengono ancora i brividi se ci ripenso. In questa stagione la Fiorentina compete ancora su tutti e tre i fronti e questo è già un grande traguardo. Contro Roma e Juventus sarà dura, ma alla fine una delle due Coppe per me sarà viola”.