MAESTRINI A FV, MINELLI STELLA DA SEMPRE. BABA E BERNA...
Tempo di gioventù in casa Fiorentina: da un lato la Primavera viola, ancora una volta tra le protagoniste della Viareggio Cup con una semifinale già in tasca ed una finalissima a Pisa a portata di mano, dall’altra l’enigma intorno a Babacar, col senegalese che sembra essere già stato scalzato nelle gerarchie da Alberto Gilardino ed con un rinnovo di contratto sempre più lontano. Per fare il punto su tutte queste tematiche, Firenzeviola.it ha contattato l’ex allenatore dei Giovanissimi nazionali viola Gianni Maestrini, che ha avuto tra i suoi giocatori Bernardeschi e di recente anche Simone Minelli, nuovo fiore all’occhiello del vivaio gigliato.
Mister, innanzi tutto che Primavera ha visto fino ad oggi al “Viareggio”?
“Ho visto un gruppo affiatato, in netta crescita, con tanta voglia di arrivare al risultato. La Fiorentina è una squadra solida, allenata da un ottimo tecnico che credo che potrà essere anche quest’anno tra le protagoniste del torneo. Gli auguro con tutto il cuore di sollevare la coppa Carnevale lunedì, dato che conosco il gruppo e so cosa possono fare i ragazzi”.
Il talento del momento è senza dubbio Simone Minelli.
“Simone sta semplicemente facendo vedere quello che già ai tempi dei Giovanissimi aveva messo in pratica. Oltre ad essere un talento, Minelli è un ragazzo d’oro, umile e sempre coi piedi per terra. La Fiorentina è la società giusta in cui crescere per lui: adesso sta legittimando la sua apparizione in Europa League con Montella”.
Il gol messo a segno con lo Spezia è un pezzo di bravura notevole…
“Il senso del gol Minelli lo ha sempre avuto, fin da quando era più piccolo. La sua arma migliore però resta il dribbling, infatti Guidi lo fa giocare da esterno per permettergli di rientrare. Adesso però è maturato e potrà far vedere ancora di meglio”.
A Firenze si fa un gran parlare del futuro di Babacar e Bernardeschi, i cui futuri sono in bilico a causa dei contratti: qual è il suo consiglio?
“Io penso che la Fiorentina per i giovani di talento sia la società ideale in cui crescere perché c’è un’attenzione unica sotto questo aspetto: se vogliono diventare dei numeri uno credo che debbano restare ancora a lungo in viola, soprattutto Berna che deve guarire del tutto dopo il brutto infortunio patito nei mesi scorsi. Firenze, nei percorsi di crescita, è il meglio che ci possa essere”.