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MÁGICO DÍAZ A FV, SOUSA DESTINATO A VINCERE. E SU VERDÚ...

di Giacomo Iacobellis

Joan Verdú, Paulo Sousa ed El Mágico. Un legame saldo unisce il centrocampista e l’allenatore della Fiorentina a uno dei più importanti agenti di Spagna, l’ex calciatore Javier Díaz Pons. Procuratore di Verdú e profondo conoscitore di mister Sousa: in esclusiva ai microfoni di FirenzeViola.it il manager originario di Sa Pobla ha raccontato retroscena assai interessanti sul mercato e le ambizioni di due fra i tanti volti nuovi della Fiorentina 2015/2016.

Mágico, com’è nata l’idea di portare il suo assistito Verdú alla Fiorentina?
“Sapevamo che tipo di giocatore stava cercando la Fiorentina sul mercato e abbiamo quindi deciso di proporlo al club ottenendo risposte molto positive. La dirigenza gigliata lo aveva infatti messo nel proprio mirino già da tanti anni e anche Paulo Sousa non ha esitato a dare il suo benestare a questa operazione, visto che conosceva bene Joan e sapeva che si sarebbe potuto rivelare una carta in più per la sua Fiorentina, impegnata su tre fronti”.

Tra Europa League e Serie A, per Verdú finora 14 minuti contro il Carpi, 12 col Belenenses e 16 con l’Atalanta, coronati dal bellissimo gol di domenica scorsa. Lei e il giocatore siete soddisfatti di quest’avvio di stagione?
“Sicuramente sì. Joan è felicissimo di come è iniziata la sua avventura in riva all’Arno. E’ arrivato a fine mercato, quando la squadra era già amalgamata, ma la sua ottima condizione fisica gli ha permesso di inserirsi subito nel gruppo. Il suo utilizzo fino ad oggi è stato soddisfacente, perché mandandolo in campo Sousa ha dimostrato di apprezzare il suo lavoro settimanale. Verdú è un professionista serio e una persona eccellente. La Fiorentina ha una rosa molto competitiva e sarà difficile trovare spazio, ma vi assicuro che ce la sta mettendo tutta”.

La rete del 3-0 contro l’Atalanta intanto ha zittito chi pensava che la carriera di Verdú avesse già raggiunto il suo epilogo negli Emirati Arabi. Non crede?
“Non penso si possa parlare di Joan in questi termini. Se analizziamo il suo percorso professionale, notiamo infatti numeri impressionanti. Con la maglia del Baniyas, ad esempio, ha realizzato 13 gol e 12 assist. Non è un attaccante nato, perciò il suo rendimento nell’ultima stagione è stato davvero straordinario nonostante la UAE Arabian Gulf League sia un campionato ‘minore’”.

Non solo Verdú, lei ha anche un legame professionale con Paulo Sousa…
“Conosco bene Paulo, fin da quando giocava nell’Espanyol (allenato da Díaz negli anni ’90 e squadra nella quale il lusitano ha chiuso la propria carriera da calciatore nel 2002, ndr). Professionalmente ho avuto l’opportunità di lavorare con lui tanto che tuttora, al parlarne, sembrerebbe quasi che sono io il suo rappresentante. In Ungheria, Israele e Svizzera ha superato a testa alta sfide difficilissime. Credo che sia un predestinato, il suo carisma e la sua grande esperienza lo costringono a essere molto esigente nel suo lavoro e per questo si è circondato di uno staff davvero competente. Questi sono i segreti del suo successo”.

Non a caso, la sua Fiorentina è tornata al comando della Serie A dopo tanti anni di attesa. Lo Scudetto è un obiettivo reale secondo lei?
“Quello che sta facendo a Firenze non è certo casuale, ma è la conferma che c’è tantissimo lavoro dietro al suo tragitto. Sono sicuro che potrà vincere un titolo coi viola. Il fatto che i risultati positivi siano arrivati subito forse un po’ impaurisce, tutto l’ambiente dovrà riuscire a interiorizzare quello che sta accadendo, ma a nessuno si può proibire di sognare”.