.

MALUSCI A FV, Chiesa? Gasp geloso. Non si butta

di Redazione FV

L'ex viola Alberto Malusci, nella rosa della Fiorentina che ha vinto la Coppa Italia del '96 nel doppio confronto con l'Atalanta, è intervenuto in diretta ai microfoni di Garrisca al Vento!, trasmissione di RMC Sport realizzata e curata dalla redazione di FirenzeViola.it. Partendo ovviamente dalla sfida di ieri sera, e dalla gara di ritorno: "Mi son divertito a vedere due partita così di spessore in Italia, sia quella con l'Inter che quella di ieri sera. L'unica cosa sono ovviamente i gol subiti, che lasciano l'amaro in bocca. Specialmente quelli di ieri sera, piuttosto pesanti. Giocare con l'Atalanta non è semplice, tutte le squadre fanno fatica contro la loro marcatura e le ripartenze. Ieri sera avevano Ilicic che sembrava un extraterrestre... Serve migliorare l'atteggiamento difensivo. Ieri è stato preparato tutto ciò, con Hugo che prendeva Ilicic alto... ma non è andato tutto secondo i piani. Hugo l'ho visto in difficoltà nel primo tempo, lo sloveno faceva quello che voleva".

Sulle scelte di Pioli: "Se il risultato fosse stato diverso avremmo parlato di atteggiamento giusto. Si fa presto a dire che non siamo d'accordo con lui, oggi, ma lui l'ha preparata il giorno prima. Ha voluto giocare a specchio, ma l'Atalanta ha avuto qualcosina in più rispetto a noi, sono stati più bravi. L'Atalanta ha il miglior attacco in Serie A, anche la Juventus ci ha faticato".

Sul riposo diverso tra Viola e Atalanta: "Non credo abbia inciso. Hanno vinto tanti duelli, arrivavano prima con la testa. Sul 2-0 però la squadra poteva andare in barca e invece ha reagito. Ho visto una grande forza caratteriale, ho visto Chiesa che nel finale scattava per aggredire gli avversari. Non ci si può aggrappare a questo nell'arco dei novanta minuti. Anche se credo che la Federazione potesse fare qualcosa, quando c'è la Champions succede, con la Coppa Italia no".

Sulle polemiche intorno a Chiesa inasprite da Gasperini: "Credo che il discorso nasca dalla gelosia: la Fiorentina ce l'ha, gli altri no. A me non stanno bene certe critiche. Specie da un allenatore esperto e preparato come Gasperini, che deve valutare la prestazione del giocatore e non focalizzarsi ancora su quell'episodio del rigore. Non scordiamoci che è un patrimonio del calcio italiano, che sta crescendo in maniera esponenziale. Anche in condizioni precarie è sempre stato determinante, ora è imprendibile. Mi sembra riduttivo fossilizzarsi sul fatto che si butta. Macché si butta... Va a tremila all'ora! Non gli punterei il dito contro, anzi lo elogerei per la mole di gioco che crea".