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MANDORLINI A FV, VIOLA-HELLAS: NIENTE X. A VERONA TORNEREI

di Giacomo A. Galassi

Fiorentina-Verona si avvicina, e la partita che aspetta le due squadre non sarà una partita come le altre. Questo un po' perchè considerato anche il gemellaggio tra tifoserie, la partita normale non lo è mai, e un po' perché viola e gialloblù arrivano da due cocenti sconfitte e sono chiamate a rialzarsi il prima possibile. Per analizzare la sfida che sarà tra le due compagnini, FirenzeViola.it ha deciso di intervistare in esclusiva Andrea Mandorlini, tecnico che nel capoluogo veneto ha scritto pagine importanti negli anni recenti. Queste le sue parole:

Mister, cominceremmo con un commento sulla stagione del Verona. La preoccupano i risultati della squadra di Pecchia? 
"Non più di tanto, per la verità. Fin dall'inizio tutti erano coscienti di quali erano, e sono, gli obiettivi della squadra. Era difficile pensare che il Verona non avrebbe lottato per non retrocedere e la stagione si sta svolgendo nei parametri degli obiettivi prefissati all'inizio. Nessuna sopresa, sapevano tutti che la squadra doveva e dovrà lottare fino all'ultimo per restare in Serie A". 

E domenica contro avrà la Fiorentina... 
"Sono stato un po' sorpreso dalla brutta prestazione di Genova dei viola perchè la squadra mi era apparsa in grande crescita nelle ultime uscite. E' da inizio anno che diciamo che i viola hanno cambiato molto e che ci vuole tempo per trovare il giusto equilibrio e così continua ad essere. Penso però che la verità stia nel mezzo: i viola non sono al top, ma non sono neanche quelli visti contro la Samp. In più, il campionato è lungo e possono migliorare ancora tanto". 

Sul fronte allenatori invece, cosa ne pensa dei due tecnici? 
"Di sicuro c'è che Pioli ha più esperienza di Pecchia. Inoltre, il tecnico emiliano ha a disposizione una squadra senza dubbio più forte di quella di Pecchia quindi è normale che i suoi risultati siano migliori. Al momento credo che la differenza la faccia soprattutto l'esperienza maturata, ma c'è tempo per entrambi".

Un pronostico sulla partita di domenica?
"Secondo me sarà o un 1 o un 2: il pareggio non serve a nessuno e le squadre giocheranno per vincere".

Un'ultima domanda su un eventuale futuro a Verona, le piacerebbe? 
"A Verona io ho lasciato il cuore, quindi penso sempre ad un eventuale ritorno; però non dipende da me. Io vivo alla giornata e quello che succederà ce lo potrà dire solo il tempo".