MANGIA A FV, BORINI? CORSA, CLASSE E GOL. NEL 4-2-3-1...
Fabio Borini alla Fiorentina? Si può. Viola e Liverpool trattano la cessione del giocatore (si parla di trasferimento a titolo definitivo) e la trasferta oltremanica di Borja e compagni, pronti ad affrontare il Chelsea tra le mura di Stamford Bridge (fischio d'inizio alle 21), potrebbe regalare così anche il nuovo attaccante chiesto da Sousa dopo la partenza di Gomez. Per conoscere meglio il classe '91 scuola Bologna FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Devis Mangia, allenatore dell'Italia Under 21 vice-campione dell'Europeo d'Israele 2013, tra le cui fila militava proprio Borini.
Mangia, il futuro di Fabio Borini potrebbe essere ancora in Italia: che impressione le ha fatto quando lo ha allenato nell'Under 21?
“Mi ricordo un ottimo giocatore. Nella stagione 2012-2013 fu costretto ad aggregarsi al gruppo in ritardo a causa di vari problemi fisici, ma arrivò in grande forma all'Europeo e ci trascinò fino alla finale. Fu proprio lui infatti a mettere a segno il gol vittoria nella semifinale con l'Olanda (1-0 per l'Italia, ndr) per poi ripetersi, purtroppo vanamente, nella finale persa 4-2 con la Spagna”.
Potrebbe descrivercelo dal punto di vista tecnico-tattico?
“Borini è un attaccante moderno. Sa giocare per la squadra, contribuendo sia in fase di possesso che di non possesso. E' un giocatore di movimento che si sacrifica molto e si inserisce quindi alla perfezione nell'attuale filosofia di calcio totale. Ha la stoffa e la personalità per giocare in ogni posizione del reparto offensivo”.
Pensa che Firenze potrebbe essere la piazza giusta per la sua consacrazione?
“Decisamente sì. Borini potrebbe garantire diverse alternative a mister Sousa: nel suo 4-2-3-1 sarebbe utilizzabile infatti sia in uno dei tre ruoli dietro alla punta sia come attaccante centrale. Ha il gol nel sangue e nel nostro campionato può fare davvero la differenza. A livello personale, inoltre, sarei molto contento di rivederlo in Serie A e, soprattutto, di vederlo finalmente in una piazza che gli concede la fiducia che si merita. E' un ragazzo a modo, una persona seria e intelligente e, se non è riuscito a confermarsi al Liverpool, è solamente perché non hanno creduto abbastanza in lui. Sono convinto che a Firenze potrebbe rilanciarsi”.