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MARASCHI A FV, D'Agostino non serviva

di Stefano Borgi
Mario Maraschi, oggi, con un ricordo del secondo scudetto viola da donare a Mihajlovic

C'era anche lui, ieri, per l'amichevole Fiorentina-Vazzolese. Mario Maraschi, centravanti del secondo scudetto, quello del 1969, voleva veder la nuova Fiorentina, conoscere Mihajlovic e fare gli auguri per la nuova avventura in viola. Aveva con sè anche un regalo per Sinisa (lo vediamo nella foto) un ricordo di quel trionfo di 41 anni fa. Ma, ahimè, Maraschi non è rimasto soddisfatto. Sopratutto dalla gestione dei due portieri contro la Vazzolese: "Io non capisco perchè in queste partite i portieri della Fiorentina non vengano utilizzati nelle squadre cosiddette... "sparring-partner". Così non serve a niente... Certo queste partite servono sempre a poco, ma così proprio..."
A proposito di portieri: che idea si è fatta del dualismo tra Frey e Boruc?
"Bah...che Frey sarà venduto. Peccato perchè Frey è un grande portiere..."
Ancora sui dualismi. Serviva l'acquisto di D'Agostino?
"Lasciamo perdere. Ne avevamo già tre in quel ruolo. Montolivo, Zanetti, Bolatti e anche Donadel...va beh, stiamo a vedere. E' ancora presto per dare un giudizio".
Almeno Mihajlovic le piace come tecnico?
"E' una persona di carattere, ci vuole uno duro con i giocatori. E' diverso da Prandelli ma forse è giusto sia così".

Mario Maraschi, lo abbiamo detto, e' stato il centravanti del secondo scudetto viola. Con lui c'erano Merlo, De Sisti, Chiarugi e Mario realizzò ben 14 gol contribuendo in modo determinante a quel trionfo. Chiediamo a lui, allora, cose ne pensa dell'attacco della Fiorentina: "Penso che sia un reparto che è a posto...se rimane Gilardino. Ultimamente questo ragazzo l'ho visto un pò giù... sarà stato il mondiale, le ultime partite della Fiorentina. Comunque, se venisse ceduto, ci vuole assolutamente un altro che assicuri gli stessi gol. Se serve un vice-Gilardino? No, fiducia a Babacar!"