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MARCHIONNI A FV, CHIESA-RIBERY IL PROBLEMA È CHI LI DISCUTEVA. MONTELLA UNA GARANZIA

di Alessio Del Lungo

Dopo esattamente 18 turni di campionato in cui non aveva trovato la vittoria la Fiorentina supera per 2-1 la Sampdoria ed ottiene anche il primo successo interno del 2019 in Serie A. L'entusiasmo nella piazza non è mai mancato, ma sicuramente questi 3 punti permettono all'ambiente e, soprattutto, a Vincenzo Montella di rasserenarsi ulteriormente. Tante le note positive della serata che ha visto esultare capitan German Pezzella e Federico Chiesa. FirenzeViola.it per approfondire queste tematiche ha contattato in esclusiva Marco Marchionni, ex giocatore di Fiorentina e Sampdoria e da poco allenatore, promosso dal settore tecnico della FIGC dopo aver frequentato il corso e dunque titolari adesso della qualifica UEFA A.

Marchionni, finalmente ieri sera il club gigliato è tornato alla vittoria.
"Sicuramente questa è una bella notizia. Era da tanto tempo che si aspettava questa vittoria. Credo che ieri sera la squadra sia scesa in campo con la voglia e l'atteggiamento giusti per vincere ed abbia meritato a pieno il risultato che ha conseguito contro una squadra non facile da affrontare".

Ci sono state tante critiche per questa squadra, forse anche troppe.
"Quando non si vince è normale che i problemi siano tanti e la stampa li alimenti. Montella ha una squadra forte, ha una struttura importante, la società ha comprato giocatori importanti e penso che la cura migliore sia proprio avere un tecnico come quello attuale: conosce pregi e difetti della squadra, nessuno si aspettava una partenza così rallentata, ma adesso che si è sbloccata la Fiorentina può crescere molto".

Alla vigilia del campionato c'erano molti scettici su Franck Ribery. Il francese però li ha fatti ricredere tutti.
"Il problema è chi lo metteva in dubbio. Si può pensare che a 36 anni un giocatore sia finito, ma quello che la gente crede non è per forza la cosa giusta. Lui è venuto a Firenze e lo ha fatto con le giuste motivazioni, altrimenti non avrebbe mai accettato una sfida così per fare brutte figure, i giocatori importanti fanno così".

Insieme a lui anche Federico Chiesa sembra essere tornato imprescindibile.
"Non si può cambiare giudizi in base ad una partita. Ha avuto un problemino iniziale, ma ha sempre cercato di aiutare la squadra con le sue prestazioni anche se era un po' meno brillante. Un giocatore come lui se non segna con regolarità è subito criticato, ma si è sempre messo al servizio dei compagni e questa è la cosa più importante per un allenatore".

Una vittoria che è ossigeno puro soprattutto per Montella. Lei che adesso è anche un tecnico, crede eccessive le critiche che gli sono state rivolte?
"Erano tante partite che la Fiorentina non vinceva, forse troppe questo è vero, ma Vincenzo rappresenta una garanzia, è un ottimo allenatore, capace di aiutare i ragazzi in difficoltà ed è merito soprattutto suo se la squadra ha vinto ieri sera perché ha sempre mantenuto la sua identità e le sue idee senza snaturarsi. Con questo risultato potrà lavorare ancora più tranquillo e dimostrare di essere un valore aggiunto".

Tra tre giorni si torna di nuovo in campo. Che cosa si aspetta dalla sfida di San Siro contro il Milan?
"La Fiorentina può far risultato ovunque e contro chiunque, non credo che il problema sia l'avversario, ma la Fiorentina stessa. La partita di domenica dove è aperta a qualsiasi risultato, la viola può giocarsela, ma anche il Milan avrà voglia di vincerla davanti ai propri tifosi".