MARCOLIN A RFV: "CABRAL ORA È PIÙ VICINO A VLAHOVIC. MILENKOVIC FA DUE RUOLI. AMRABAT È SUPER"
Dario Marcolin, ex collaboratore di Mihajlovic a Firenze e oggi commentatore DAZN, ha parlato a Radio Firenzeviola soffermandosi sul momento della Fiorentina vista ieri al Franchi: "Avendo parlato anche con Italiano ieri nel post-partita vi dico che mi stupisce come difende la Fiorentina di oggi. Contro il Lecce era una partita difficile perché lasciano poco spazio, eppure la squadra viola non ha mai rischiato e ha comandato la partita. Forse doveva arrivare il 2-0 per stare tranquilli, ma la vera differenza la Fiorentina l'ha fatta nella testa. Oltre alla difesa ci aggiungo anche la crescita di Cabral e degli esterni che sono diventati i primi a difendere".
A centrocampo c'è abbondanza, soprattutto nel ruolo di mezzala.
"La fortuna vuole che ognuno ha caratteristiche diverse. Barak è più di movimento e può portare a giro il play avversario, Bonaventura gestisce meglio la palla. Castrovilli è un po' più indietro ma la gestione poi dipenderà da Italiano a seconda dell'avversario. Non c'è una regola ben precisa, ma quando puoi scegliere è una bella opportunità. Quando hai alternative vuol dire che la squadra è forte".
E la difesa?
"Fossi un centravanti oggi sarebbe tosta affrontare Igor e Milenkovic. Ieri in telecronaca sottolineavo il doppio lavoro di Milenkovic che lavora anche sulla destra quando sale Dodo, un po' come Kim nel Napoli. Sono pochi i giocatori in grado di fare una cosa così. Igor è cresciuto tanto nell'autostima: oggi esce anche palla al piede, poi quando le cose vanno bene sembra tutto naturale ma non lo è. La Fiorentina non è andata in confusione come l'Atalanta sul pressing del Lecce. Poi spenderei due parole su un giocatore...".
Su chi?
"Su Amrabat. La fotografia è alla fine, quando fa la galoppata 40-50 metri palla al piede concludendo fuori. Lo trovi dappertutto: con Mandragora non stanno mai vicini e questo è buono per portare via le marcature. La sua stagione nasce nel pareggio in casa contro la Juventus: lì si è preso il consenso di tutti e al Mondiale si è consacrato. Lui faceva l'interno, ma messo a lavorare da play ha messo il vestito giusto dall'armadio".
Cosa rischia la Fiorentina in semifinale di Coppa contro la Cremonese?
"L'obiettivo non farà andare giù di testa. Non credo ci siano pericoli: con la Fiorentina dell'ultimo mese guadagna la finale. E la squadra viola può arrivare a due finali. Se lo dici ad Italiano si arrabbia, però non possiamo non guardare alla realtà dei fatti. Oggi se è questa la Fiorentina, in questa condizione, ha una marcia in più. Non stiamo dicendo qualcosa di strano".
Cabral dove può arrivare?
"Sembra strano da dire, ma per un giocatore da fuori ci vuole un anno: Cabral ha sfruttato il suo tempo e ora è più vicino a Vlahovic perché fa reparto da solo. Kouamé, per esempio, gira molto ma poi non sta in area. Ieri quando è entrato Cabral, pur contro Umtiti è riuscito a metterlo in difficoltà. Ha delle medie vicine a quelle di Osimhen".