MASTELLA A FV, STADIO? ROCCO, SIAMO IN ITALIA. I DELLA VALLE ANCORA LEGATI AI VIOLA
I giorni passano e la ripresa del campionato di Serie A si avvicina con la Fiorentina che domenica sfiderà alle 12:30 il Benevento di Filippo Inzaghi. FirenzeViola.it per approfondire alcune tematiche legate alla prossima partita ha contattato, in esclusiva, il sindaco di Benevento e grande tifoso giallorosso, Clemente Mastella.
L'ultima gara contro la Fiorentina fu particolare. Che ricordi ha di quella sfida?
"Ricordo con emozione l'ultima partita dove fu commemorato Astori. Ci fu un momento di calcio umano, di sana umanità in cui le tifoserie si abbracciarono tra di loro nel ricordo di una persona schiva, seria e capace. Era anche quello uno dei periodi in cui i Della Valle erano proprietari, io ero là con piacere, con la partecipazione di chi vive il calcio di una realtà provinciale con grande passione e partecipazione".
Oggi invece è tutto diverso.
"Oggi non torno là, la situazione è più drammatica di quella che vivemmo con Astori visto il contorno che stiamo vivendo. Tutto è cambiato, modificato ed il calcio è uno delle rare occasioni che abbiamo per tentare di eliminare dai nostri pensieri per un po' la negatività del momento".
Sportivamente parlando invece come vede il Benevento?
"Le prestazioni viste fino a questo momento sono state un po' altalenanti, alcune negative ed altre positive. Mi auguro che la squadra di Inzaghi possa recuperare qualche punto contro una squadra come la Fiorentina che ha cambiato allenatore da poco ed anche lei non è sicuramente in una situazione felice".
Come vede il ritorno di Prandelli a Firenze?
"Prandelli è una persona capace e credo sia stato anche un po' sfortunato nella sua carriera per ciò che ha fatto sia con l'Italia che con la Fiorentina. Mi fa piacere che sia tornato ad allenare i viola e gli auguro buona fortuna, magari dalla prossima partita e non da domenica (ride, ndr)".
Conosciamo gli ottimi rapporti che ci sono tra lei e i Della Valle. Li ha sentiti ancora interessati al calcio e alla Fiorentina in questi mesi?
"Seguono il calcio come tutti e con maggior passione la Fiorentina che rimane sempre nel cuore dopo tutto il tempo che la hanno avuta. Per loro è la squadra di riferimento dove hanno dato più di un contributo non solo economico, ma anche a livello di impegno e dedizione. Il risultato della Fiorentina è il primo che guardano. Ovviamente sono ancora affezionati".
Anche Commisso sta riscontrando le stesse difficoltà incontrate dai Della Valle nella realizzazione dello stadio. È stupito da questo?
"Non sono stupito. Un po' la burocrazia, un po' l'idea che chi arriva debba per forza dare qualcosa non si capisce per quale ragione... In Italia non sempre si possono realizzare cose che intorno magari si realizzano: è impossibile non si sa per quale sorta di imposizione".
Il suo giudizio su Commisso è comunque positivo?
"Non lo conosco, ma sicuramente un uomo che torna in Italia e si impegna per la squadra è sempre da rispettare. Commisso, così come Saputo di cui conosco il padre, sono italiani, sono originari del nostro Paese, hanno avuto successo all'estero dove sono andati per motivi di migrazione e adesso hanno deciso di spendersi per squadre italiane. Mi piace, al contrario dell'internalizzazione del sistema, prigionieri di una sconosciuta logica di mercato. Al Sud ci sono proprietari italiani come Vigorito, De Laurentiis, Vrenna. Altrove c'è una presenza straniera che non qualifica le esperienze forti che ci sono sul piano territoriale".