MERLO A FV, Credo ancora che Prandelli lasci
Da anni non lavora piu' nella Fiorentina, ma di Fiorentina parla sempre volentieri e, da buon romano, non le manda certo a dire: "Che idea mi sono fatto della situazione che si è venuta a creare in casa viola? - esordisce Claudio Merlo. Penso che Della Valle abbia sbagliato, che certe cose, come i panni sporchi, vadano lavati in famiglia. Che senso ha fare la sparata sui giornali? E' evidente che Della Valle voleva mettere Prandelli contro i tifosi, ma con Prandelli è una partita persa perchè lui è troppo amato dalla gente e loro gli vorranno sempre bene, anche se l'anno prossimo se ne andasse alla Juventus..."
Proprio quì volevo arrivare: secondo lei Prandelli se ne va?
"Chiariamo una cosa: Prandelli non può restare un altro anno senza rinnovare il contratto. Lui vuole cominciare a vincere qualcosa e dopo 5 anni nei quali ha fatto benissimo mi sembra anche giusto. Si incontreranno con la proprietà, verranno detti i programmi e poi decideranno. Comunque senza rinnovo non si va avanti e tornando alla domanda originale...secondo me Prandelli non accetta i programmi della fiorentina, non rinnova ed al 90% se ne va...subito." Così tutto d'un fiato. Poi, la mezzala del secondo scudetto si rilassa e parla di calcio: "Con l'Inter vedo due partite difficilissime e non sperate che Mourinho lasci qualcosa per strada. Lui ha allenato in Inghilterra dove non mollano mai, la mentalità è quella di vincere sempre. Domani giocheranno i titolari perchè il campionato è più importante, martedì schiererà le riserve...ma quelle dell'Inter si possono chiamare riserve?"
Ok, basta con l'attualità e del resto abbiamo interpellato Claudio Merlo perchè lui è un doppio ex di Fiorentina-Inter ma ancor prima è stato uno dei ragazzi della Fiorentina ye-ye. Merlo nasce a Roma il 7 luglio del 1946 e a soli 19 anni esordisce in viola, dove rimarrà per undici stagioni. Poi, due anni all'Inter chiamato dal suo vecchio maestro Beppe Chiappella. "Furono due anni per me negativi. Non riuscii ad ambientarmi, fui scombussolato, anche se vinsi una Coppa Italia. E poi comunque, l'Inter era sempre l'Inter..." Ma allora, perchè lasciò la Fiorentina? "La verità è che fui ceduto. Se era per me io avrei chiuso la carriera a Firenze. Addirittura rifiutai il Torino di Radice (a quel tempo fresco Campione d'Italia ndr.), ma all'Inter non si poteva dire di no. Pensi, avevo 30 anni e fui pagato la bella cifra di 780 milioni. Anche a quella non si poteva dire di no." Domanda d'obbligo: il suo Fiorentina-Inter. "Facile, il primo, nell'anno in cui ho esordito (il 65'-66' ndr.). Era una semifinale di Coppa Italia, vincemmo 2-1. Poi in finale battemmo il Catanzaro ai tempi supplementari." Adesso, invece, tocca al nostro di Fiorentina-Inter. Ci racconti quello del maggio 1971... "Di quella partita ricordo che eravamo disperati, ad un passo dalla serie B. Diciamo che l'Inter, che poi vinse il campionato, non affondò più di tanto. Ricordo un grandissimo gol di Mazzola che se ci riprova mille volte...e poi quel calcio d'angolo sul quale si avventò Pino Brizi..." Risultato finale 2-2 e in serie B ci andò il Foggia. Claudio, c'è nella Fiorentina un giocatore con le sue caratteristiche? "L'unico che mi somiglia un pò è Montolivo. Anzi no, forse di più un tempo. Ora è un giocatore davvero completo, per me è il miglior centrocampista italiano. Se merita di fare il capitano? Assolutamente si! E' cresciutissimo come ruolo e personalità e poi il capitano deve stare in mezzo al campo. Come potrebbe farlo, per esempio, Frey?" Claudio Merlo, anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo è rimasto a vivere a Firenze e dirige il settore giovanile (con tanto di scuola calcio) alla Floria 2000, società sportiva con sede nel v.le Malta. Firenze nel cuore, quindi, come ci conferma la dedica finale alla famiglia..."Guardi, io sono viola dalla testa ai piedi. Mia moglie è fiorentina, i miei figli sono nati a Firenze, giudichi lei..."