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MINOTTI A RFV, In finale avrei fatto cambi diversi. Nico deludente

di Redazione FV

Intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Colpi D'Ala", l'ex calciatore, adesso opinionista e telecronista di Sky Sport, Lorenzo Minotti, ha parlato così della finale e di Nico Gonzalez: "In finale ha giocato male, ha sbagliato la partita. Non credo che Italiano gli abbia detto di stare solo sulla fascia. La Fiorentina ha cercato tante volte di isolare gli esterni però dalla metà campo in avanti credo che nessuno abbia giocato bene, nessuno abbia fatto una prestazione degna di una finale. In questa finale i 4 difensori hanno giocato bene invece. Si è sempre detto che la Fiorentina concedeva tanto invece in finale mi è sembrato il contrario".

Sui cambi in finale: "Biraghi non ce la faceva più. Lui ha messo Ranieri ma era un cambio forza. La scelta forse poteva ricadere su Parisi ma in quel momento forse Ranieri dava più certezza. Anche se non è entrato benissimo, ha fatto una lettura sbagliata che è costata cara. In finale sono comunque altre le cose che non mi sono piaciute nelle scelte del tecnico. Tipo togliere Arthur o Bonaventura: io non lo avrei mai fatto. La scelta che mi lascia sbalordito è mettere dentro Ikone, non ha mai dimostrato anche a livello di personalità di poter fare la differenza. Ho fatto fatica a metabolizzare la sconfitta, ho seguito la Fiorentina negli ultimi due anni e mi sono appassionato. Questa sconfitta credo che sia frutto anche di quello fatto durante l'anno. Mi spiego: dopo la sconfitta in finale l'anno scorso, quando a Natale sei quarto, non aver fatto nulla nel mercato di gennaio ha tagliato le gambe sia all'allenatore che alla squadra. Arrivi al finale di stagione facendo pochissime partite buone e poi in finale arriva la sconfitta. Ho avuto la sensazione che in finale la Fiorentina avesse qualcosa in più dell'Olympiacos. Invece i greci poi hanno messo dentro Horta che batteva bene i calci piazzati e hanno fatto paura alla squadra viola".

Su Italiano: "Se avesse vinto avrebbe lasciato una firma importante nella storia di un club. Sarebbe stato ricordato a lungo. Credo che comunque il suo lavoro nei tre anni sia positivo. Ha portato la Fiorentina a un livello superiore. Poi è ovvio che anche lui ha fatto i suoi errori, doveva crescere. L'eredità di Thiago Motta adesso è pesantissima. Rimanere a quei livelli non sarà facile. Dovrà confrontarsi in una competizione dove gli avversari saranno molto più forti. Il Bologna di quest'anno poi fondava le sue basi su una grande fase difensiva. Mentre Italiano parte con un presupposto completamente opposto. Quindi questo potrebbe essere un problema". 

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