MUSA A RFV, Vi racconto Parisi: lo presi all'Avellino
Carlo Musa, ex direttore sportivo dell'Avellino che portò Parisi proprio nella squadra campana, ha parlato in diretta a Radio FirenzeViola durante il Social Club. Queste le sue parole di quando lo portò ad Avellino: "Quella fu un'estate particolare per noi perché l'Avellino fu escluso dalla Serie B per una fideiussione non accettata dalla Federazione e quindi ripartimmo dalla Serie D. Le difficoltà più grande nell'allestire la squadra erano quelle di andare a prendere gli under che in Serie D sono obbligatori. Fabiano Parisi aveva giocato nella mia città d'origine in una società dilettantistica di Roma e avevo delle recensioni ottime su di lui. Era in uscita dalla Primavera del Benevento dove non trovava spazio e quindi lo prendemmo subito dopo che fu scartato da un'altra squadra. Mi ricordo che era l'ultimo giorno di mercato. Lui è di un paese vicino Avellino, Serino, e quindi venne con tanta voglia. Vincemmo poi quell'anno lo scudetto dilettanti".
Soprannominato il Pendolino di Serino: "Sì, è vero. Lui è un terzino diverso: ha grande personalità nel tentare il dribbling, è un giocatore che crea superiorità numerica e non ha paura nell'uno contro uno offensivo. Questa è una caratteristica importante nel calcio moderno, si trovano sempre meno calciatori così. Per il gioco di Italiano questa è una componente molto importante. E' un ragazzo sfrontato, non ha paura ad affrontare avversari di prestigio. Questa componente la mostrò subito anche in Serie D e in Serie C. Ha una forte personalità".
Se lo aspettava che sarebbe arrivato in Serie A? "Mi ha sorpreso molto questa sua scalata.perché secondo me aveva qualche deficit fisico per arrivare a certi livelli. E' un ragazzo che ha avuto sempre grande fame e voglia di impegnarsi nell'allenamento. Migliorava costantemente. Io non sono quello che lo ha scoperto, mi piace dire che Fabiano si è meritato da solo quello che sta vivendo. Nella sua vita ha preso molte porte in faccia. Si sta riprendendo tutto quanto con gli interessi e se lo merita".
Per Parisi la Fiorentina è la realtà giusta? "Per la piazza e le pressioni non avrà assolutamente problemi. Per quanto riguarda lo step della sua carriera io penso che Firenze possa essere il giusto compromesso dopo questi anni ad Empoli dove ha dimostrato di poterci stare alla grande in Serie A".
Può giocare anche a destra? "Terzino destro è stato impiegato raramente. Prima nel settore giovanile ha fatto anche la mezzala, però quando non era ancora maturo. Non so come sta portando avanti la trattativa la Fiorentina però davanti avrà il capitano della squadra e non sarà facile".
Sulla Fiorentina e il Viola Park: "Seguo la Fiorentina come addetto ai lavori a livello di settore giovanile. Secondo me negli anni ha formato tanti giovani talenti, ha allenatori molto validi. Il progetto mi piace e condivido molto. Sono contento che società italiane come la Fiorentina con coraggio dia spazio ai giovanissimi. Peccato per la finale persa a Praga, posso immaginare il dispiacere del popolo viola. Sono anche felice che sia rimasto Italiano che ha idee importanti. Un altro anno a Firenze può far bene sia a lui che alla società".