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NASSI A FV, DV facciano calcio a tempo pieno

di Samuele Brandi

Sono giorni particolari quelli che si stanno vivendo a Firenze in quest’ultimo periodo. Proprio quella squadra vista da tutti come un esempio per il calcio italiano attraversa un momento di cambiamento, dettato da alcune scelte fatte e risultati che alla fine dei conti non sono arrivati. Per analizzare l’attuale momento della squadra gigliata, Firenzeviola.it ha contattato l’ ex Ds della Fiorentina Claudio Nassi. Di seguito l’intervista:

 



Siamo quasi giunti alla fine di questa stagione ed adesso inizia il momento dei bilanci, quale sarà secondo lei la prima cosa di cui si occuperà la Fiorentina adesso?

“Adesso è importante capire dove si è sbagliato in questa stagione. Il problema quest’anno non è stato dettato dalla rosa troppo corta. La società viola deve capire perché è accaduto questo crollo quando invece una squadra come il Bayern è arrivata in finale di Champions. La Fiorentina ha dimostrato davanti a tutta l’Europa di non essere inferiore alla squadra allenata da Van Gaal e questo deve far riflettere. Il calcio è un fatto politico, economico, tecnico-tattico, fisico ed atletico, non bisogna analizzarlo solo come un fatto tecnico. Si deve valutare sempre tutto l’insieme per poi riuscire a darsi una risposta. Ad alto livello non si è ancora capito cos’è realmente il calcio, forse in Italia qualcuno l’ha capito, ma, a livello Europeo no. La Fiorentina è una grande società in grado di competere con tutti, poi, a livello tecnico deve domandarsi se i giocatori che ha possono essere da Fiorentina o meno. Non serve a niente acquistare tanto per fare dato che comprare senza criterio non serve a nulla nel calcio di oggi”.

Quanto ha influito mentalmente uscire immeritatamente dalla Champions?

“Vedere squadre come Lione e Bayern, battute entrambe dai viola, arrivare a giocarsi la semifinale di Champions deve far riflettere. A Firenze si deve capire come mai accadono certe cose per evitare che certe situazioni possano accadere nuovamente in futuro”.

Secondo lei è giusto insistere sulla coppia vincente Prandelli-Corvino?

“Io sono a ripetermi, quando un tecnico o un Diesse sta più di tre anni in posto deve andare via perché una volta conquistata una piazza ed una volta conquistata la stampa, diventa difficile avere le stesse motivazioni e lo stesso mordente. Quando raggiungi certi risultati, anche se lo fai inconsciamente, non hai più le motivazioni di prima. Dopo alcuni anni certe cose ti sembrano dovute, ma nel calcio non è cosi, la pagnotta te la devi guadagnare giorno per giorno. Nel mio ragionamento c’è solo un’ eccezione, devi cambiare ogni tre anni ambiente, a meno che, tu non sia in piazze come quelle di Milan, Inter e Juventus dove se arrivi secondo hai già sbagliato la stagione, li lo sai subito se hai fatto bene o male perche gli obiettivi sono chiari fin dall’inizio. Nelle piazze importanti che ho citato prima, se vinci rimani alla guida della squadra, se invece non vinci ti mandano via”.

Lei come vedrebbe Allegri allenatore della Fiorentina del futuro?

“Il problema non è avere Allegri o Prandelli in panchina il prossimo anno, l’importante è avere alle spalle una società forte che renda meno difficile il lavoro del Direttore Sportivo e dell’ Allenatore. L’esempio di quello che dico è il Bayern, a metà stagione stavano per mandare via Van Gaal a causa degli scarsi risultati in campionato, ma, hanno tenuto duro ed alla fine sono in corsa per tutti gli obiettivi, perché il Bayern è una società non forte ma fortissima”.

Quindi secondo lei è più importante riorganizzare la società viola ancora prima di andare a pianificare la prossima stagione con acquisti e cessioni?

Andrea e Diego Della Valle devono capire che il calcio va fatto a tempo pieno è questo il punto chiave. Loro sono certamente dei grandi personaggi, padroni di grandi aziende, ma, la loro azienda più importante è la Fiorentina. Devono capire che se anche la Fiorentina non fattura più delle altre loro ditte è comunque quella che gli da maggiore lustro, i titoli a nove colonne, le prime pagine dei giornali. I proprietari della Fiorentina devono capire che per la loro immagine la società gigliata non è meno importante delle loro altre attività. I Della Valle devono capire che la Fiorentina ha bisogno di loro a tempo pieno".


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