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PALLAVICINO A FV, 30mila grazie per ieri

di Andrea Capretti

“Grazie”. La parola più spontanea, e più ricorrente della giornata di Carlo Pallavicino è quella migliore per rispondere a tutti coloro che lo hanno circondato e aiutato nell’allestire l’incredibile serata di ieri sera all’Artemio Franchi. “Vorrei dire 30mila grazie, in cinquantacinque giorni non credevo saremmo riusciti davvero a fare una cosa del genere. Ammetto che anche Stefano Borgonovo era un po’ preoccupato che tutto andasse davvero per il verso giusto, poi sono bastati pochi minuti di magia”. Sarebbe? “Fino alle 20.10 ero sotto la Curva Fiesole, tesissimo, angosciato dal fatto che potesse esserci poca gente o che qualcosa andasse storto. Sono bastati i dieci minuti successivi per riempirmi il cuore e farmi stare tranquillo. In Curva sono arrivati tutti in pochissimo tempo, un colpo d’occhio da brividi e poi assieme a Stefano lui: Roberto Baggio”. E’ questo l’ingrediente segreto? “E’ difficile da spiegare ma quello charme, quel fascino che il personaggio, anche extra calcio, continua a portarsi dietro hanno davvero dato qualcosa in più alla serata. Hanno tranquillizzato ‘Borgo’ e fatto scendere un velo di magia su quell’ingresso tanto trionfale quanto commovente”. Si perché forse il ritorno di Baggio a Firenze si è portato con sé tutto l’affetto e l’amicizia di quella celebre B2, ma anche la possibilità di ricucire quella separazione così brutale con la città: “Con Antognoni, a serata inoltrata, Roberto ha confessato tutto lo shock emozionale di ieri sera. E’ stato intenso e bellissimo e gli ha permesso di riscoprire una città ed una piazza come Firenze. Non era in dubbio il rapporto o l’amore, ma quella ferita del passato non poteva essere cicatrizzata in modo migliore”. Pallavicino (che è stato il primo procuratore di Borgonovo e attualmente è agente dei viola Montolivo e Frey) si è ritrovato a vivere una serata tutta d’un fiato così non si accorge neanche di quando sbatte malamente contro Antognoni o di quando la coppia di conduttori Bonan-Monti improvvisa uno dei momenti più gustosi della serata: “Geniale è stata l’idea di metter Baggio sul dischetto davanti a Mareggini. Avevamo preparato una cosa del genere con Stefano, ma non sapevamo come avrebbe reagito Roberto. Così si è ricreato un piccolo pezzo di storia calcistica e Borgonovo non poteva essere più contento per un simile tuffo nel passato”. Firenze il suo Borgonovo in viola non se lo è affatto dimenticato e Pallavicino lo conferma da testimone: “Ho rivisto gente del Collettivo, venuta a salutarlo, la stessa che anni fa gli chiedeva alle cene sociali di non andare al Milan. Altro sano ritorno al passato, altro incotro con amici veri”. Nel fiume dei ringraziamenti e delle fotografie da ricordare a lungo, Pallavicino scatta l’ultima a livello personale: “Ci sono stati due veri angeli custodi per me e Stefano in questi giorni. Uno è Paolo Panerai (dirigente della Fiorentina n.d.r.), l’altro Cesare Prandelli. Senza di loro non avrei superato tutti i momenti difficili; è stato fondamentale avere due persone così accanto in ogni momento. A loro va l’ultimo, grande Grazie”.